Elio delle Storie Tese oggi nel teatro di ghiaccio in cima alla Presena

di Fabio De Santi

Tocca a Stefano Belisari, in arte Elio, immergersi oggi nel teatro di ghiaccio, con una capienza di trecento spettatori, che ospita gli eventi dell’Ice Music Festival a quota 2600 metri sul Ghiacciaio Presena, con spettacoli alle 16 e alle 18.
L’artista milanese, voce dei fu Elio e Le Storie Tese, è pronto ad affrontare, come racconta in questa intervista con la sua consueta dose d’ironia, una dimensione per lui del tutto inedita con quella grande curiosità che da sempre lo caratterizza. Ad accompagnarlo in questa avventura ci sarà una vera propria «ice band» trentina con strumenti di ghiaccio formata da Graziano Angeli, Corrado Bungaro, John Salis, Mirko Pedrotti, Nicola Segatta e Carlo Lamanna.
Elio, come è stato coinvolto in questo concerto nel ghiaccio?
«Quando mi hanno spiegato cosa accade nei concerti dell’Ice Music Festival ho accettato immediatamente. Negli ultimi anni non ho più fatto cose strane forse perché le ho già fatte un po’ tutte in passato. Questa mi mancava e non potevo rinunciare all’occasione di cantare insieme a musicisti che suonano strumenti di ghiaccio».
Cosa proporrà in questa occasione?
«Per me si tratta quasi di un appuntamento al buio. Scoprirò tutto o quasi domani (oggi per chi legge, ndr) quando arriverò in Trentino. I validi musicisti che saranno al mio fianco per l’occasione mi hanno annunciato che suoneremo degli “evergreen” della canzone italiana per accontentare una platea il più ampia possibile. Fra i classici ci potrebbero essere “Volare” di Modugno e “Azzurro” di Celentano».
Ci saranno anche brani di Elio e Le Storie Tese?
«Assolutamente no, nessun brano della mia vecchia band. È chiaro che con la sua domanda (sorride divertito, ndr) lei ha intenzione di lusingarmi ma credo proprio che Elio e Le Storie Tese non abbiano mai inciso un brano che possa fregiarsi del termine “evergreen”».


Ma ogni tanto tornate a suonare, magari sotto altre spoglie.
«Sembriamo noi, ma non siamo assolutamente noi. Si tratta di alcune cover band che tengono vivo il ricordo di Elio e Le Storie Tese. Fra queste citerei i Los The Peparos, The Scissionisti e The Maschilisti che ho sentito dalla Dandini nel programma “La tv delle ragazze” in un delizioso brano dedicato alle donne. Ma dico ai nostri fan di non farsi trarre in inganno perché si tratta soltanto di copie».
Intanto avete creato un’etichetta discografica.
«Sì, la Hukapan con la quale siamo passati dall’altra parte della barricata. La usiamo per produrre alcuni artisti che ci piacciono. Ci arrivano tante cose interessanti da ascoltare ma per ora abbiamo puntato su Fabio CeLenza, il nostro artista di punta. Lui è conosciuto per i suoi incredibili doppiaggi su La7 ma è anche un grandissimo chitarrista. Abbiamo prodotto anche il cd di “Musica per bambini” un artista poliedrico che ci ha sempre incurisoto: nel suo disco abbiamo fatto anche noi alcune featuring».
Le ha dato soddisfazioni lo spettacolo «Il Grigio» dedicato a Gaber?
«Il tour teatrale, appena terminato, è stato molto impegnativo, sia dal punto di vista mentale che da quello fisico, ma mi ha dato delle belle gratificazioni. Avevo un certo timore, lo confesso, nell’affrontare un personaggio come Giorgio Gaber ma il pubblico ha apprezzato. Mi hanno già chiesto di riproporre “Il Grigio” ma non è ancora detto sì».

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