Jazz 'About, dal 5 marzo è grande musica
Si divide fra Trento e Rovereto con i live di Snarky Puppy, Lettuce, Joe Armon Jones e Kokoko! , la seconda parte della stagione di Jazz'About .
Quattro appuntamenti che, come ormai è consuetudine da quando a prendere in mano le redini della stagione jazz del Santa Chiara è stato Denis Longhi , propongono formazioni capaci di contaminare i propri suoni e di andare ben oltre i canoni del genere.
Ne sono dimostrazione i «Lettuce», protagonisti del concerto di giovedì 5 marzo al «Melotti» di Rovereto , un gruppo statunitense che da sempre intreccia lo spirito del funky con quello del jazz. In circolazione dal 1992 i «Lettuce», guardano alla lezione funk rock degli Earth, Wind & Fire e nello stesso tempo a quella più sperimentale di un mostra sacro del jazz come Herbie Hancock. Una formula che ha portato il loro ultimo album «Elevate» a ricevere una candidatura al Grammy come Best Contemporary Instrumental Album.
Dopo il loro travolgente show del 2017 tornano a Trento, il 2 aprile in quell'Auditorium che avevano riempito, gli Snarky Puppy una delle band più cool degli ultimi anni sul fronte del jazz. «Quella degli Snarky Puppy - sottolinea proprio Denis Longhi - è una delle avventure più fresche ed eccitanti che sia possibile incontrare oggi come testimoniato dall'incredibile serie di riconoscimenti che si stanno accumulando negli ultimi anni grazie a dischi come «Sylva» e «Culcha Vulva». Anche se jazz resta la parola chiave per inquadrare la loro musica il loro è un suono globale, non canonico, difficile da catalogare se non accumulando riferimenti e definizioni».
Si torna al Melotti, il 30 aprile , con il musicista inglese Joe Armon Jones considerato uno dei punti di riferimento della nuova scena jazz londinese. Anche in questo caso il jazz si lega non solo ad elementi funk e dub ma anche a schegge di rock e di sperimentazione. Arrivano dal Congo i Kokoko!, on stage il 23 maggio al Teatro SanbàPolis , un vero e proprio collettivo che unisce decine di musicisti pronti ad alternarsi dietro questa sigla in base ai vari progetti. A scoprirli il regista Renaud Barret che li filma in un documentario del 2016 mentre poi è il producer francese di musica elettronica Debruit a capire le loro potenzialità ben oltre le vie di Kinshasa. La musica dei Kokoko!, suonata con strumenti da loro creati riciclando i detriti della società industrializzata, è descritta come «elettrizzante, sorprendente e ipnotica».
Biglietti in prevendita nel circuito PrimiAllaPrima con prezzi che oscillano tra i 15 euro e i 23 euro, con una riduzione per gli under 26.