«Joh Mene!», il dramma delle foibe
Il dramma delle foibe, ad oltre 76 anni dai tragici eventi che portarono alla morte migliaia di persone, rivivrà oggi in palcoscenico nello spettacolo "Istria 1943. Joh Mene! Un grido nel buio" che la compagnia roveretana GiGa Teatro Musicato proporrà alle 21 a Nago, alla Casa della Comunità.
È un testo di Gloria Gabrielli che ha per protagonista Erminio Girardelli, maestro trentino nato nel 1884 a Valle S. Felice in Val di Gresta, che insegnò in Istria durante la Seconda guerra mondiale. Nel piccolo paesino di Lanice dove viveva, il 6 novembre del 1943 fu prelevato da tre uomini incappucciati appartenenti ai gruppi partigiani armati seguaci di Tito e infoibato alcuni giorni più tardi.
Il dramma teatrale ripercorre la storia di una semplice famiglia italo-croata e, più in generale, dell'Istria italiana, attraverso la messa in scena dei dialoghi fra marito e moglie nel corso degli ultimi sei giorni di vita del protagonista. Siamo all'ora di cena quando, rientrato stanco e oppresso dalle vicende belliche, Erminio consuma il pasto e si confida con la moglie, una bidella croata di nome Maria Grbac, che lo sprona in continuazione a fuggire per rientrare in Trentino; se non altro per salvare la vita al piccolo figlio Zeffirino.
Nonostante all'epoca dei fatti avesse solo quattro anni e mezzo, Zeffirino Girardelli ( nella foto con Gabrielli ) serba ancora un vivido ricordo di quei drammatici attimi. Proprio questo ricordo è stata la molla che ha dato il via alla scrittura e alla messa in scena del testo teatrale. In scena Gloria Gabrielli, che ha curato anche la regia, nel ruolo di Maria e Alberto Scerbo in quello di Erminio. L'armonica a bocca cromatica suonata dal vivo dal nipote del protagonista, Gabriele Girardelli, accompagna il testo sottolineandone i momenti principali e fornendo un suggestivo apporto di rumori scenici di grande impatto emotivo. Parte della colonna sonora dello spettacolo è stata affidata al canto di un solista tenore, Roberto Garniga .