Da Vasco a Gianna Nannini Primo Maggio senza piazza ma con tanti big
Niente festa di piazza, niente rito collettivo a cantare a squarciagola sotto il palco, niente maratona lunga un pomeriggio intero, ma il Concertone del Primo Maggio a Roma resiste all'onda d'urto del coronavirus e per l'edizione 2020 - la trentesima - trasloca in tv, in prima serata dalle 20 alle 24 su Rai3 (e in contemporanea su Radio2) , senza nulla da invidiare alle grandi occasioni.
Vasco Rossi, Gianna Nannini e Zucchero sono i nomi di punta del cartellone che vede anche la partecipazione (in ordine alfabetico) di Aiello, Alex Britti, Bugo e Nicola Savino, Cristiano Godano dei Marlene Kuntz, Dardust, Edoardo e Eugenio Bennato, Ermal Meta, Fabrizio Moro, Fasma, Francesca Michielin, Francesco Gabbani, Fulminacci, Irene Grandi, Le Vibrazioni, Leo Gassmann, Lo Stato Sociale, Margherita Vicario, Niccolò Fabi, Noemi, Orchestra Accademia di Santa Cecilia, Paola Turci, Rocco Papaleo e Tosca.
Un cast volutamente nazional-popolare, nelle intenzioni degli organizzatori, «virato sul cantautorato. Per uno spettacolo che possa essere per tutti».
«Non abbiamo voluto rinunciare al nostro ruolo, ma certo abbiamo dovuto fare i conti con la situazione attuale - racconta Massimo Bonelli, direttore artistico e organizzatore dell'evento da 6 anni -. Non sarà il classico concerto, ma un programma tv a tutti gli effetti con interventi non solo musicali e la Rai padrona di casa. Dopo settimane di concerti da casa, con i limiti tecnologici del caso, la scommessa è stata quella di riportare su un palco la musica dal vivo. A guidarci due linee guida: sobrietà e speranza per il futuro. Sarà sicuramente un evento unico, che speriamo non si ripeta. L'anno prossimo vogliamo tornare in piazza».
Il tradizionale appuntamento promosso da Cgil, Cisl e Uil, che per quest'anno hanno scelto il titolo «Il lavoro in Sicurezza: per Costruire il Futuro» per non dimenticare il significato della giornata legata alla Festa dei lavoratori, sarà condotto dal Teatro delle Vittorie a Roma, mentre i live verranno realizzati principalmente all'Auditorium Parco della Musica di Roma (dove è installato l'Auditorium Stage Primo Maggio 2020) oltre che in altre location sparse per l'Italia e scelte direttamente dagli artisti (alcuni saranno in diretta, alcuni saranno registrati con attenzione alla sicurezza di tutti). Ci saranno collegamenti con piazza Maggiore a Bologna, con Firenze, con Napoli. Milano sarà protagonista dalla Terrazza Martini, dal Fabrique e dal Museo del Novecento. E si sta lavorando anche per un collegamento simbolico con la piazza vuota di San Giovanni a Roma.
Al coronavirus, comunque, va dato un merito: quello di aver riportato tre pesi massimi della musica italiana al Concertone: Zucchero, Vasco e Gianna. «Stiamo capendo con loro come saranno presenti e che tipo di contributo daranno, ma è già una soddisfazione che abbiano voluto esserci e metterci la faccia».
Qualche big già contattato, invece, non ci sarà. «Il cambio di rotta non ha reso possibile la presenza di alcuni. Questo ha significato anche delle perdite per noi - aggiunge ancora Bonelli -, ma non faccio nomi perché spero che la festa dei 30 anni possa esserci l'anno prossimo e chi doveva esserci, ci sarà lo stesso».
Spettacolo sì, senza però dimenticare il significato della festa del Lavoro, in un momento di profonda crisi per lo spettacolo. «Ci sarà anche questo durante la serata - anticipa il direttore artistico -. Sul tema della tutela dei lavoratori del settore, i primi a essere fermati e gli ultimi a ripartire, i sindacati hanno preparato un documento da presentare al governo».
Al lavoro anche su uno speciale che ripercorre la storia del Concertone che andrà su RaiPlay.