L'uomo nella botola: l'ultimo video del Bepi da Calceranica fra blob e making of
Si chiude con un video che è una sorta di blob e dietro le quinte l'avventura del Bepi da Calceranica. <Un telefonino - spiega l'autore dei video che si cela (si fa per dire) dietro il nome di Bepi da Calceranica - un treppiede, due luci a led, un caschetto con frontalino, una piccozza e tanta fantasia. Il dietro le quinte de "L'uomo nella botola" parla chiaro. Niente effetti speciali da Hollywood, o Blue screen, ma riprese pure, con il giusto dosaggio di luci, inquadrature e trucchi di ripresa>.
Scenografie ad hoc quindi costruite con le "ass de l'ort" (le assi per camminare dell'orto). A questo si aggiunge una sceneggiatura ed una storyboard su fogli di carta e battute pensate in dialetto Trentino. La tecnologia ha aiutato molto, permettendo l'invio di testi e file audio ai collaboratori, indispensabili per una buona riuscita. <La maggior parte delle riprese - commenta con malcelato orgoglio il Bepi - erano "bona la prima". Riprese effettuate anche di notte, con il lockdown che favoriva anche l'audio,con "sovrumani silenzi e profondissima quiete. Anche le soundtracks sono state fatte su misura, usando strumenti e synth degli anni '80>.
Fra le persono che hanno reso possibile la realizzazione dei video realizzati nel periodo di lockdown e disponibili su Youtube anche Nonna Nunzia (leggasi Mario Cagol), Luca Cardin nei panni dell'agente e Giuseppe D'Agostino in quelli del ferreo siciliano. Altri che hanno contribuito sono Max nei panni dell'idraulico, Marc il passante, nonché procuratore di audio da pollaio e qualche immigrato anonimo.