Rai, il direttore Di Mare e Bianca Berlinguer sono ormai ai ferri corti

A quanto pare il clima a Raitre non è proprio dei più distesi. A creare tensioni è negli ultimi giorni è il seguito della vicenda dell'insulto che Mauro Corona ha indirizzato a Bianca Berlinguer durante una puntata di “Cartabianca”, dopo la quale lo scrittore non è più stato invitato alla trasmissione.

Intervistata ieri sera da “Striscia la notizia”, la giornalista ha spiegato di essere disponibile a “perdonare” il grave sgarbo subito, ma a quanto pare il veto arriva dall’alto, dal direttore della rete, Franco Di Mare.

Il quale è contrariato anche perché la Berlinguer rispondendo alle domande dei colleghi giornalisti è tornata sull’argomento riaffermando la propria “linea” e sconfessando quella della direzione di rai3.

«La signora Berlinguer è stata più volte invitata da me a non rilasciare più dichiarazioni, in base anche alle indicazioni del codice interno, e non ha ascoltato: sono fortemente aziendalista e sono sicuro che i vertici sapranno cosa indicare alla signora Berlinguer sulla questione delle interviste», ha detto Di Mare oggi, in commissione di vigilanza Rai, tornando sul caso dell’esclusione di Mauro Corona dal programma #cartabianca e prendendo le distanze da alcune interviste rilasciate dalla giornalista e conduttrice del programma.

«In generale - ha aggiunto Di Mare - trovo indecente che un dirigente venga attaccato in questo modo, evidentemente è nel destino dei direttori».

Peraltro, ha ricordato, «le interviste vanno autorizzate da parte dell’azienda, dei vertici».

Di Mare ha comunque rivendicato la scelta di allontanare Corona dopo le sue dichiarazioni riferite alla stessa Berlinguer («Sta zitta, gallina»): «La violenza fisica di genere - ha detto - nasce da quella psicologica e verbale: 2,1 milioni di donne secondo l’Istat vengono vessate quotidianamente da fidanzati e mariti. Corona era già stato sospeso una volta, non solo per le parole incontinenti, ma anche per i comportamenti aggressivi, beveva in diretta, faceva pubblicità in diretta. E questo non è consentito. Nulla di personale, mi sta anche simpatico, ma certi atteggiamenti verbalmente violenti, aggressivi, offensivi, non sono consentiti. Berlinguer lo ha perdonato, sono contento. Ma in base al Contratto di servizio e al Codice Etico è bene che stia fuori dell’azienda, per quello che ha fatto e detto».

Di Mare ha citato il caso della sospensione di “Detto Fatto” dopo il tutorial sulla spesa sexy: «Come si può quindi tollerare che si dica “zitta tu, gallina”? continuando a fare finta di niente? Mi limito ad applicare i regolamenti, il Contratto di servizio è il nostro faro. Se poi qualcuno mi dice che non è questa la strada, faccio un passo indietro».

Su queste dichiarazioni è intervenuto in Fb il deputato di Italia Viva e segretario della commissione di vigilanza Rai Michele Anzaldi: «Quanto ha dichiarato il direttore di Rai3 Franco Di Mare in una sede ufficiale come la commissione di Vigilanza Rai è gravissimo e richiede un immediato seguito dall’amministratore delegato Salini. È urgente che il presidente Barachini solleciti l’azienda a rispondere.
Secondo quanto detto da Di Mare, le continue interviste, ormai quasi con cadenza quotidiana, nelle quali la conduttrice Bianca Berlinguer attacca il direttore della rete non risultano aver ricevuto la preventiva autorizzazione, come prevede il regolamento dell’azienda.



Addirittura Di Mare ha dichiarato di aver chiesto ufficialmente a Berlinguer di non rilasciare interviste sulla questione Corona, in ottemperanza alle regole aziendali, anche alla luce del pronunciamento della commissione interna sul Codice Etico che ne aveva decretato la doverosa esclusione dalle trasmissioni del servizio pubblico a seguito dell’ennesimo insulto sessista, ma evidentemente la conduttrice ha ritenuto di non adeguarsi all’invito. Se ci sono delle regole, è giusto che vengano rispettate. In quale altra azienda un conduttore rilascia ripetute interviste contro il suo direttore? Pagano gli italiani».

Per parte sua, la commissione pari opportunità della Rai «apprezza la fermezza del direttore di Rai3 e della Rai nel ribadire l’impossibilità di accettare nei programmi di rete personaggi pubblici che non utilizzano un linguaggio rispettoso nei confronti della figura femminile. La coerenza rispetto ad un tema così delicato è fondamentale nel servizio pubblico e per tutte le reti Rai. È evidente che il comportamento di Mauro Corona - scrive la Cpo in una nota in riferimento al caso scoppiato a #cartabianca, condotto da Bianca Berlinguer - non può essere valutato come offesa alla singola conduttrice, ma è un atteggiamento assolutamente inadeguato nei confronti di tutte le donne e non accettabile all’interno del servizio pubblico».

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