Museo Diocesano chiuso, ma visite guidate speciali per piccoli gruppi
Il Museo Diocesano Tridentino è attualmente chiuso per lavori, ma annuncia che a febbraio farà speciali visite guidate per piccoli gruppi.
Fino al 25 marzo la sede museale sarà chiusa, ma in questo periodo si rende ancora più aperto e accessibile. Per tutto il mese di febbraio un programma di piccoli eventi “a porte chiuse” permetterà di scoprire le collezioni, la mostra in corso e l’area archeologica della Basilica Paleocristiana di San Vigilio. Per partecipare alle attività è sempre necessaria la prenotazione. Diverse le tematiche da approfondire nei percorsi guidati proposti.
Si comincia mercoledì 3 febbraio e si replica il 17 febbraio alle ore 16.15 con le visite guidate alla Basilica Paleocristiana di San Vigilio Nel mese di febbraio il Museo. Saranno due speciali visite guidate “a porte chiuse” alla Basilica Paleocristiana di San Vigilio, una delle aree archeologiche più importanti della città, con l’archeologa Francesca Bazzanella che condurrà i partecipanti in un viaggio alla scoperta dei segreti e delle curiosità dell’antico luogo di culto.
Per partecipare è necessario prenotarsi scrivendo una mail a valentinaperini@mdtn.it. Per ragioni di sicurezza il numero massimo di partecipanti è fissato a 15 persone, costo 3 euro a persona; sarà invece gratuito per possessori della tessera-abbonamento del Museo. Agli abbonati, inoltre, sarà dato in omaggio il catalogo della mostra «Sidival Fila. Opere», a cura di Domenica Primerano e Riccarda Turrina.
Nei giorni di giovedì di febbraio, il 4, 11, 18 e 25, alle ore 16.15, ci saranno le visite guidate gratuite alla mostra Risvegli. Attualmente chiusa al pubblico, la mostra di Stefano Schirato è offerta ai visitatori che potranno conoscere questo racconto fotografico e giornalistico intenso, schietto e di stringente attualità. Le visite saranno condotte gratuitamente da Valentina Perini. Per partecipare è necessario prenotarsi scrivendo una mail a valentinaperini@mdtn.it. Il numero massimo di partecipanti è fissato a 15 persone.
Ogni venerdì invece, il 5, 12, 19 e 26 febbraio sempre alle ore 16.15 si potrà andare alla scoperta delle collezioni del Museo Diocesano Tridentino. Saranno in questo caso visite guidate a tema, alla scoperta delle collezioni del Museo e di aspetti poco noti delle opere custodite nella sale di Palazzo Pretorio. È necessario prenotarsi con una mail a valentinaperini@mdtn.it. Numero massimo di partecipanti 15 persone. Costo 3 euro a persona, gratuito invece per i possessori della tessera-abbonamento del Museo. Anche a questi abbonati, sarà dato in omaggio il catalogo della mostra «Sidival Fila».
Il cronoprogramma e il tema di queste visite è particolarmente interessante. Venerdì 5 toccherà ai «Capolavori dal nord. Gli arazzi fiamminghi di Bernardo Clesio». Con Luca Mattedi. Gli splendidi arazzi del Museo Diocesano Tridentino, raffiguranti le Storie della Passione di Cristo, che furono acquistati da Bernardo Clesio ad Anversa, al fine di arredare la propria residenza del Castello del Buonconsiglio. La visita sarà l’occasione per conoscere nel dettaglio la storia e i processi di produzione di questi affascinanti manufatti in fili d’oro, e al contempo per scoprire i gusti collezionistici del principe vescovo, protagonista indiscusso della stagione rinascimentale tridentina, nonché uomo di spicco della storia religiosa e politica del Cinquecento.
Il venerdì successivo il tema sarà «Tesori di fede: ori, argenti e reliquie», con Alberto Lai. L’argomento saranno le preziose e interessanti opere di oreficeria custodite nel Museo Diocesano Tridentino, nello specifico quelle legate al culto delle reliquie, di cui saranno esaminate le vicende storiche e gli aspetti artistici che le contraddistinguono, oltre che i legami con il tessuto religioso e culturale della città di Trento.
Venerdì 19 febbraio, sempre alle ore 16.15, come detto c’è «Che Dio ci aiuti. La peste ed altre epidemie: storia, santi e rimedi raccontate attraverso le immagini». Con Chiara Radice, stimata collaboratrice anche del nostro giornale. L’esplosione della pandemia ha richiamato alla memoria tragici episodi del passato che credevamo ormai sepolti, irripetibili. Le epidemie, che ad intervalli più o meno regolari sconvolsero i nostri territori, erano parte integrante della vita nei secoli passati e il loro riverbero trapela da alcune opere d’arte conservate in Museo, che di esse ci parlano, con riferimenti più o meno diretti. Partendo dalla loro osservazione, il percorso svelerà ai partecipanti cosa abbiamo imparato dalla storia, quanto sono antiche alcune soluzioni adottate in questi ultimi mesi, chi sono gli eroi di ieri, quali testimonianze storico artistiche ci documentano i momenti terribili delle pestilenze e come il nostro passato continua ad essere uno spunto per la lettura del presente.
Infine, venerdì 26 ci sarà «Lasciar parlare la materia: artifici tecnici nella scultura lignea dipinta». Con Stefano Gentili. Incontro interamente dedicato alla preziosa collezione di scultura lignea dipinta custodita nelle sale del Museo Diocesano. Lo sguardo di un esperto restauratore rivelerà dettagli e curiosità invisibili all’occhio dei più. Un’occasione da non perdere per conoscere i materiali e i raffinati procedimenti esecutivi in uso nelle botteghe di pittori e scultori fra Medioevo ed Età moderna.