Lager di Bolzano, donate all'Archivio storico le carte di un deportato poi morto a Dachau
Si tratta prezioso nucleo di documenti riguardanti Arturo Bettinelli che fu rinchiuso in via Resia nel 1944 e quindi trasferito in Germania
L'Archivio Storico della Città di Bolzano ha accettato in donazione un piccolo, ma prezioso nucleo di documenti riguardanti un deportato, Arturo Bettinelli il suo nome, passato per il Lager di Bolzano e poi morto a Dachau.
In particolare la nipote, Teresa Bettinelli, ha voluto donare al Comune di Bolzano una raccolta di 7 documenti relativi alla vita e alla deportazione dello zio (1944), affinchè questi possano essere consultati dagli studiosi e dagli studenti presso i locali dell'Archivio Storico.
La donazione consiste in particolare nel "Certificato di studio" di Arturo Bettinelli datato 1925; nel biglietto datato settembre 1944, recapitato alla famiglia Bettinelli di Lodi con il testo: "Per avvertire Arturo va in Germania"; nella lettera del 26.09.1944 inviata alla signora Ada Ressi Nato di contenuto analogo al documento precedente; nella prima lettera in originale inviata da Bettinelli dal Lager di Bolzano ai fratelli in data 29.09.1944: nella prima lettera in originale inviata da Bettinelli sempre dal Lager di via Resia alla sorella in data 29.09.1944; nella lettera della Camera del Lavoro di Lodi al Comitato di Liberazione Nazionale datata 27.06.1945 e nella foto di Arturo Bettinelli.
Furono circa 9.500 i prigionieri passati per le celle del lager di Bolzano di via Resia durante l’occupazione nazista, quando Alto Adige, Trentino e Bellunese erano le tre province che dopo l'8 settembre 1943 furono inserite da Hitler in una speciale area istituziona, chiamata Zona di operazioni delle Prealpi e controllata dai nazisti del Tirolo.
Nel lager furono deportati oltre un migliaio di partigiani e antifascisti bellunesi (molti finirono nei campi di sterminio) e anche 160 trentini.