Spettacoli / Dro

Ecco "Thank you for coming", dal 28 al 30 maggio ritorna il pubblico alla Centrale Fies

Per gli spettatori una ripartenza che sarà l'occasione di conoscere l'esito della fucina sperimentale che anima la ormai storica location che da anni ospita coreografie e proposte innovative fra danza e teatro

di Fabio De Santi

DRO - Centrale Fies riapre i suoi spazi con la tre giorni, da oggi, venerdì 28 a domenica 30 maggio, sotto la sigla di “Thank you for coming”. L'obiettivo, che segna anche tutta l'attività di questo 2021 di Centrale Fies, è quello di mostrare al pubblico l'esito della fucina sperimentale che anima la location di Dro.

Così “Thank you for coming” a cura di Barbara Boninsegna e Marco D'Agostin procede per echi e rimandi attorno a "Saga", un lavoro coreografico che attraverso il canto corale, la danza e il dispositivo scenografico apre una riflessione ampia e porosa sul generare parentele al di là della famiglia e sul passare del tempo. Ad ogni replica il mosaico sarà diverso - consegnando ai visitatori un piccolo romanzo familiare coreografico.

Sulle tematiche espresse da Saga si sviluppano le tre giornate: le attraverseranno il filosofo Emanuele Coccia e l'antropologo della famiglia Carlo Capello nel loro talk (il 29); si mostrerarnno attraverso il linguaggio audiovisivo di "Family Affair" (nelle tre giornate), lavoro proposto da ZimmerFrei per indagare e creare un archivio vivente che ritrae in modo originale lo “stato dell’arte” della famiglia contemporanea.

Il lavoro autobiografico "Between Me and P." di Filippo Michelangelo Ceredi (il 29) mostrerà uno spaccato di una storia familiare ed intima di fratellanza che parla attraverso la penombra e la luce del videoproiettore. Sempre di esperienza parlerà Emilia Verginelli in "Io non sono nessuno" (il 30) in cui l'artista raccoglie episodi della sua esperienza come volontaria teatrale all'interno di una casa-famiglia indagando il suo rapporto con alcuni dei bambini e bambine che la abitano.

In prima assoluta Marco D’Agostin con Chiara Bersani, Elena Giannotti e Alessandro Sciarroni portano in scena "Passage" (dal 28 al 39) una performance della durata di 4 ore giornaliere. Passage è il tempo di un passaggio, in un'atmosfera intima, nei confronti della quale lo spettatore è invitato ad affacciarsi tutte le volte che desidera. Il tempo è anche al centro della ricerca di F.de Isabella, che invita il pubblico ad entrare nel suo "Diciotanni" una posizione, un'affermazione, una scoperta, uno spazio che si modifica durante le ore del giorno e della sera.

Reinventa e scandisce il tempo presente Jérôme Bel creando un esperimento coreografico con e per la danzatrice Laura Pante (il 28) in "Laura Pante". Il coreografo di fama internazionale inizia dallo scorso anno a scrivere partiture di danza per solisti che fossero di per sé eloquenti, in modo da non dover incontrare direttamente gli interpreti. Durante la creazione delle partiture, il Coronavirus inizia a diffondersi in tutto il mondo, con grande rapidità, dunque questo progetto diventa ancora più urgente e necessario.

La performance sonora "Bar Bar" di Alessandra Eramo (29) e il live "Songs from my shows (il 30) di Ivo Dimchev metteranno in relazione la voce dell'artista con l'ambiente circostante, facendo uso di suono, linguaggio e fraintendimento. Ulteriori dettagli e prevendite su Centralefies.it.

comments powered by Disqus