Cinema / Il set

Ambientazioni fiamminghe in Trentino: ultimate le riprese del film "Diario di spezie"

Nell'opera diretta da Massimo Donati, tratta dal suo romanzo, la Valsugana diventa un paesaggio fiammingo, il palazzo della Regione un ospedale di Bruxelles, Castel Thun un monastero belga. La pellicola, sostenuta dalla Trentino Film Commision, attesa alla prossima Mostra di Venezia
I PROGETTI Sette nuovi film girati in Trentino

TRENTO. Il Trentino e la sua natura meravigliosa sullo sfondo di un viaggio, ma anche la Valsugana che diventa un paesaggio fiammingo, il palazzo della Regione un ospedale di Bruxelles, Castel Thun un monastero belga, un distributore in disuso a Cirè una stazione di servizio tedesca.

Si tratta del set per le riprese del film Diario di spezie diretto da Massimo Donati, da poco concluse per quanto riguarda le scene girate in Trentino (la gran parte), che hanno riguardato in particolare la Valsugana, compresa le suggestive vedute che si hanno sulla storica strada del "Menador", fra Caldonazzo e l'altopiano di Lavarone (nella foto qui sotto).

Ora si proseguirà con qualche scena ripresa in Belgio, quindi il montaggio per completare in tempo la post-produzione e presentare il lungometraggio alla Mostra internazionale del ciname a Venezia, in settembre.

Il film, prodotto da Master Five Cinematografica srl e sostenuto dalla Trentino Film Commission, è tratto dall’omonimo romanzo: narra di un oscuro legame unisce Luca Trevisan, cuoco esperto di spezie, e Andreas Dürren-Fischer, celebre restauratore di quadri fiamminghi.

Luca e Andreas appartengono a due mondi diversi, l’arte e la cucina, e hanno due caratteri opposti: tanto timido e impacciato il primo, quanto sicuro di sé e mondano il secondo.

E tuttavia, quando Luca conosce Andreas pensa sia arrivato finalmente il momento per dare una svolta alla propria carriera.

L’invito del restauratore a seguirlo in un breve giro di incontri professionali in Germania gli offrirebbe, infatti, l’occasione di trovare nuovi clienti e abbandonare il ristorante di provincia che gli garantisce una vita tranquilla, ma che lo costringe anche a sacrificare le sue più alte ambizioni professionali.

Nonostante le resistenze della moglie, Luca accetta la proposta, ma non sospetta che dietro l’affabilità del restauratore si nascondano segreti inconfessabili e un passato impossibile da dimenticare.

In viaggio con Andreas fra i fitti boschi della Germania e le montagne dell’Austria (e ovviamente del Trentino), Luca verrà trascinato in un gorgo che minaccia di distruggere ogni sua certezza obbligandolo a compiere scelte atroci. Unico appiglio per mantenere la lucidità, il diario dove da anni annota osservazioni sulle spezie e sulla preparazione delle ricette.

Ma c’è un uomo che segue Luca e Andreas da lontano: un ispettore “a caccia di fantasmi”, in lotta da anni con un complicato caso internazionale e che, per uno strano gioco d’incastri, sarà forse l’unica persona in grado di salvare Luca...».

Il film è tratto dal romanzo "Diario di Spezie", vincitore del Premio Solinas Giallonero nel 2006, scritto dallo stesso Massimo Donati, pubblicato da Mondadori nel 2013 nella collana Omnibus Italiani, e rieditato per le edicole da Il Sole 24 Ore in formato paperback nel 2014. Contestualmente alla produzione del film, il romanzo verrà ripubblicato e tradotto in lingua inglese da Next Publishing, in francese da editore ActSud e in tedesco da MG Medien Verlags GmbH.

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