Vasco Rossi presenta l'album nuovo da Red Ronnie ma sottolinea: mi dissocio da tutte le cose che lui dice su covid e green pass
Il cantautore, che in maggio sarà a Trento, in un video prende le distanze dalle posizioni dle noto conduttore, critico verso le politiche italiane del green pass e dei vaccini
IL CONCERTO Si farà all'area san Vincenzo di Trento sud: ecco come sarà allestita
LA STORIA Nel 1975 la prima apparizione di Vasco in Trentino, in veste di tecnico
TRENTO. Red Ronnie ha manifestato ripetutamente la propria contrarietà alla politica italiana del green pass.
Così Vasco Rossi, ospite del noto giornalista, critico musicale e conduttore, in un video prende le distanze da queste posizioni, amichevolmente ma con decisione.
"Voglio dire subito che mi dissocio da tutte le cose che Red Ronnie dice in giro e televisioni varie. Io mi dissocio completamente, non sono d'accordo su niente. Questo lo volevo dire. Poi cominciamo questo incontro che è un incontro tradizionale in cui ascoltiamo il nuovo disco...", dice il celebre cantautore, che il 20 maggio 2022 sarà in scena nell'attesissimo concerto di Trento.
Vasco Rossi, che si è sempre detto a favore della stragegia dei vaccini per superare l'emergenza covid, è stato ospite di Red Ronnie per parlare del nuovo album "Siamo qui", in uscita il 12 novembre.
"Ve lo anticipo…racconterò il mio prossimo disco a Red Ronnie... Le divergenze (abissali) non fermano la tradizione", aveva scritto Vasco, poco prima, sulla propria pagina Facebook e sul profilo Instagram, annunciando ai follower il consueto appuntamento con il conduttore televisivo per la presentazione del nuovo album.
Una settimana fa Red Ronnie, che nei mesi scorsi si era espresso ripetutamente anche contro l'obbligo vaccinale, è tornato a criticare duramente il green pass per accedere ai luoghi della cultura.
Ha raccontato sulle pagine social di Facebook quanto gli è successo al Museo di Messina, spiegando che lui e l'amico Fabio Di Bella sono stati respinti all'ingresso perché lui si è rifiutato di mostrare il suo certificato pur essendone in possesso.
"Non ci hanno fatto entrare - ha scritto - al Museo di Messina. Fabio voleva portarmi a vedere i due quadri di Caravaggio. All'ingresso ci hanno chiesto di esibire il 'pass-verde', io ce l'avevo, perché ho fatto il tampone il giorno prima per prendere l'aereo, ma non intendevo mostrarlo perché la Costituzione ritiene lo stato di salute di un cittadino un dato sensibile protetto dalla privacy".
Poi: "Ho detto anche che avrei firmato una dichiarazione dove asserivo di avere lo 'Skif-Pass', ma non avrei accettato la scannerizzazione. Impedire di godere della cultura è un obiettivo primario di questo regime. È un sopruso chiedere il 'Green-Pass'. Il direttore non mi ha voluto ricevere".