"La divisa dei todeschi": Massimo Lazzeri racconta le vicende di una donna speciale, con 19 attori di 17 compagnie trentine
La prima della nuova produzione della Cofas va in scena da venerdì 8 ottobre a domenica 10 al teatro San marco di Trento, poi dal 15 al 17 al Comunale di Pergine
TRENTO. Debutta al teatro San Marco di Trento venerdì 8 ottobre, con repliche il 9 e il 10 per approdare poi, dal 15 al 17 al Comunale di Pergine, "La divisa dei todeschi" la nuova produzione della Cofas per la regia di Massimo Lazzeri.
Un nuovo allestimento scenico, che valorizza il repertorio dedicato alla drammaturgia del territorio e, in particolare, la tradizione del teatro popolare e dialettale, puntando su «La divisa dei todeschi», la scrittura drammaturgica dello stesso Massimo Lazzeri, vincitrice del 21°concorso Co.F.As. per i testi inediti di autori trentini.
"Il fatto di impegnare nella produzione – spiega il presidente Gino Tarter – di uno spettacolo attrici, attori e tecnici appartenenti a compagnie diverse, sempre guidati da un regista professionista, rappresenta un motivo di forte stimolo per i filodrammatici in termini di partecipazione e di crescita culturale".
Il testo di Lazzeri ripercorre la vita di Norj Tait Gerersdorfer, nata nel 1919, vissuta a Pergine fino al 1946 e trasferitasi ad Amstetten in Austria dove è rimasta fino alla morte nel 2004.
La drammaturgia alterna scene collocate tra la fine degli anni '30 e degli anni ʽ40 del ‘900 a momenti di narrazione che, oggi, ricordano episodi del passato legati alla vita della protagonista.
Ne esce il profilo di una giovane donna coraggiosa e determinata che, andata in Austria a studiare il tedesco verso la fine del 1944 viene obbligata dal comando tedesco di Pergine a lavorare come segretaria.
Per questo, nonostante abbia aiutato molte persone, viene additata come traditrice.
Decide di scappare in Austria, dove si sposerà e vivrà fino alla morte e a Pergine torneranno soltanto le sue ceneri.
"Gli spettatori – scrive Lazzeri nelle note di regia – sentiranno inflessioni e cadenze differenti: non è possibile, e non sarebbe neanche giusto, pretendere da tutti l'inflessione del perginese, zona dove è ambientata la vicenda, ma questa non è che una testimonianza della ricchezza e varietà delle parlate della nostra provincia.
Le prove sono iniziate nella primavera del 2021, prima online, attraverso un lavoro sul testo e sui personaggi, poi in presenza.
L'insieme di tutte le parti, dai costumi alle scene, dagli attori alle musiche originali, mostra la grandezza e la forza di una donna che ha saputo spendersi per gli altri in tutte le fasi della sua vita".
Il cast artistico coinvolge diciannove attori che fanno riferimento a diciassette compagnie teatrali attive in dieci diversi comuni del Trentino: Arco, Caldonazzo, Giustino, Ospedaletto, Panchià, Pergine Valsugana, Pinzolo, Predazzo, Terre d’Adige e Trento.
I costumi sono di Cristina Senter, scene e luci di Andrea Coppi mentre le canzoni originali sono di Olmo Chittò. Per ulteriori informazioni e prenotazioni www.cofas.it e 0461237352.