Arte / Novità

Che fine farà la Galleria Civica di Trento? Rinnovato l’accordo con il Mart, trasloco in vista, le ipotesi

Siglato il protocollo fra Comune, Provincia e Museo: spuntano due idee per una nuova sede, o il palazzo di Lettere in via Santa Croce o Palazzo delle Albere

di Marica Viganò

TRENTO. Una nuova “casa” per la Galleria Civica di Trento. Se ne è parlato in passato, ma la discussione non è mai stata accantonata: prova ne è l’impegno, ora scritto nero su bianco, di “valutare la fattibilità di un eventuale spostamento” presso il polo ex Lettere di via Santa Croce o presso il prestigioso Palazzo delle Albere, a due passi dal Muse.

È quanto si legge nell’accordo fra il Comune, la Provincia, il Mart, approvato dalla giunta comunale di Trento nella seduta di giovedì scorso, rielaborazione del protocollo siglato nel 2012 con durata 1 gennaio 2013-31 dicembre 2015 e poi rinnovato fino al 31 dicembre 2021.

La delibera riguarda l’approvazione dello schema di accordo che avrà durata fino al 31 dicembre 2023 e prevede la realizzazione di un “Centro di ricerca e sperimentazione sulla contemporaneità – Galleria Civica” all’interno del Mart per il biennio 2022-2023, con possibilità di proroga per un altro biennio.

Viene ricordato che la Galleria Civica di Trento, nata nel 1989 quale Ufficio del Comune di Trento e costituita nel 2008 Fondazione “Galleria Civica – Centro di ricerca sulla contremporaneità di Trento”, «ha contribuito alla formazione del pubblico per l’arte contemporanea, dando sostegno alla conoscenza degli artisti trentini del secolo scorso».

La Fondazione è stata sciolta nel 2012, mentre era in corso un confronto con Provincia e Mart per verificare possibili collaborazioni, ma già l’anno successivo – era il 2013 - è partito l’accordo con Provincia, Comune e Mart. Obiettivo primo è stata la condivisione di intenti, quali la «valorizzazione dell’arte contemporanea», razionalizzando l’offerta ed evitando sovrapposizioni, il «potenziamento del centro di ricerca volto all’approccio di avanguardia», il coordinamento di risorse fra Provincia e Comune «per favorire la realizzazione di un Centro di ricerca e sperimentazione sulla contemporaneità con sede nel comune di Trento».

L’accordo della durata biennale era stato confermato fino al 31 dicembre 2021. Ora la giunta comunale dà il via libera allo schema aggiornato del protocollo, nell’ottica di dare un’attenzione in più alla creatività della Galleria Civica e di dare attuazione al progetto Adac, Archivio degli artisti contemporanei trentini: partito sotto la direzione di Gabriella Belli.

Confermato lo stanziamento annuale pari a 100mila euro.

Ad integrazione del protocollo si prevede l’impegno del Mart a favorire il coinvolgimento di altre istituzioni e soggetti del territorio «per l’elaborazione di una proposta progettuale integrata sulla città», la valorizzazione delle opere della collezione del Comune di Trento concesse in comodato gratuito al Mart, e soprattutto la valutazione del trasferimento della sede della Galleria Civica presso il polo di ex Lettere di via Santa Croce o Palazzo delle Albere «compatibilmente con la disponibilità delle medesime sedi e con le dotazioni finanziarie eventualmente necessarie allo scopo».

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