Consegnati i biglietti per il concerto di Vasco Rossi, nonostante le incertezze
Chi aveva prenotato e pagato in anticipo nei mesi scorsi si vede recapitato in questi giorni a casa i ticket. Esauriti quelli a ridosso del palco, ne restano ancora 13mila
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TRENTO. I biglietti ci sono e sono in distribuzione. In questi giorni le buste con dentro i tagliandi per il concerto di Vasco Rossi vengono recapitate a domicilio alle migliaia di persone, trentini e non, che già da mesi avevano prenotato un posticino nell'allora futuribile Trentino Arena, area San Vincenzo a Trento Sud.
Il biglietto è molto semplice: la scritta VASCO LIVE sopra l'immagine di una folla che balla. Ma è lì, un cartoncino patinato costato tra i 91 euro per chi si è voluto assicurare la pit 1, un posto vicino al palco, fino ai 55 euro per chi si accontenta della pit 3, che in un'arena da 120.000 posti significa vedere Vasco in formato formichina ma comunque partecipare a un evento indubbiamente unico.L'arrivo dei biglietti è un segnale tangibile che il concerto si vuole fare, a dispetto degli intoppi, dei problemi e delle polemiche ne hanno accompagnato l'organizzazione.
Ad insinuare i maggiori dubbi nei mesi scorsi era stata la pandemia. Quando il coronavirus è tornato in autunno a limitare le nostre vite e imporre precauzioni e distanziamento sociale pensare che 120.000 persone possano accalcarsi, cantare e ballare è sembrato a lungo un controsenso. Ora le cose vanno meglio e da questo punto di vista perfino un megaconcerto del genere diventa plausibile. A fine marzo dovrebbe terminare lo stato di emergenza e per gli eventi all'aperto ci potrebbe essere il via libera, sia pure con tutte le precauzioni e le prescrizioni del caso.
L'altra grossa grana che ha fatto vacillare il Vasco Live è stata poi la questione della sicurezza, sollevata nell'ottobre scorso dalla Commissione di vigilanza. Un parere, quello espresso in quel frangente, che aveva sollevato una bufera all'interno dell'amministrazione provinciale, con tanto di lavata di capo al responsabile della polizia amministrativa da parte del presidente Fugatti. Il governatore è un fan dichiarato di Vasco Rossi e sulla buona riuscita di questo evento, a cui la Provincia partecipa in maniera tangibile, ha puntato molto anche dal punto di vista dell'immagine personale. E non è un caso che l'opposizione in consiglio provinciale sia molto critica e pronta a dare battaglia.
L'amministrazione provinciale ha finora risposto a dubbi e polemiche spiegando che il progetto sicurezza doveva essere ancora essere predisposto e che era prematuro giudicare e imporre veti. Ed a riprova delle proprie convinzioni nelle scorse settimane ha messo in moto le ruspe iniziando a predisporre il terreno della zona San Vincenzo, fra la concessionaria Dorigoni auto e Mattarello. Nella sistemazione dell'arena sono già stati spesi un paio di milioni e si sono intensificate le riunioni operative per la messa a punto della logistica. Le categorie economiche sono state coinvolte e preparate a sfruttare l'occasione. Insomma si lavora per realizzare l'evento così come era stato pensato.
In realtà la questione sicurezza non è formalmente risolta, anche se il questore Francini dalle pagine dell'Adige nei giorni scorsi si è detto ottimista sul fatto che ci siano le condizioni per procedere. La Commissione provinciale di vigilanza sui teatri e i locali di pubblico spettacolo deve ancora essere convocata e dare il suo parere sulla fattibilità, indicando eventuali prescrizioni, tra cui ci potrebbe essere anche una limitazione al numero di partecipanti.
Intanto però 107mila biglietti sono già stati venduti e quelli della pit 1 risultano esauriti. Ne rimangono disponibili 13mila. «Ma ridosso del concerto andranno via come il pane» prevede Fausto Bonfanti, membro dell'organizzazione.