Suoni delle Dolomiti, verso il gran finale con Elio e Max Gazzè sotto le cime
Appuntamento con l'istrionico artista milanese mercoledì 21 settembre: in Primiero Ci vuole orecchio, un omaggio a Enzo Jannacci. Venerdì 23 settembre in val di Fassa si esibirà il noto cantautore romano
TRENTO. Gran finale con Elio, mercoledì 21 settembre, e Max Gazzè, venerdì 23, per il festival I Suoni delle Dolomiti.
Stefano Belisari, in arte Elio, proporrà Ci vuole orecchio, un omaggio a un altro grande milanese: Enzo Jannacci. L'appuntamento è in Primiero, a Villa Welsperg in Val Canali, mercoledì 21 settembre (alle 12, in caso di maltempo si rinvia alle 17.30, nell'auditorium intercomunale).
Il celebre cantautore (e non solo) di Vengo anch'io. No, tu no e di altri hit come appunto Ci vuole orecchio, nato nel 1935 e scomparso nel 2013, sarà ricordato dal collega per anni protagonista sulle scene con la sua band Le storie tese.
"Due milanesi doc - scrivono gli organizzatori del concerto - all’ombra delle Pale di San Martino, in questo spettacolo canzone, giocoso e profondo al tempo stesso, che incarna la natura di Jannacci. Ruvido come carta vetrata nelle sue feroci fotografie di una Milano delle periferie anni ’60 e ’70. “Roba minima” diceva Jannacci “barboni, tossici, prostitute coi calzett de seda, ma anche cani coi capelli e telegrafisti dal cuore urgente”. Un teatro dell’assurdo, come spesso sa essere la realtà, “dove agiscono miriadi di personaggi picareschi e borderline, ai confini del surreale”.
Artista poliedrico, Jannacci, capace di mescolare stili e temi apparentemente inconciliabili, rivive grazie all’estro della sensibilità artistica di Elio che, smessi i panni di Elio e le Storie Tese, si accompagna a cinque musicisti. Diretto alla regia da Giorgio Gallione, Elio padroneggia musica e testi firmati da Michele Serra, Umberto Eco, Carlo Emilio Gadda, Dario Fo ma anche Beppe Viola, Franco Loi e Cesare Zavattini".
Il luogo del concerto si raggiunge da Tonadico a piedi lungo il sentiero Tonadico-Cimerlo ore 1.20 di cammino, dislivello 300 metri, difficoltà T.
Oppure da Primiero in auto, seguendo le indicazioni per la Val Canali (parcheggi fino a esaurimento) o con bus a pagamento dai parcheggi segnalati lungo la strada d’accesso.
Sarà invece in val di Fassa l'appuntamento con Max Gazzè, venerdì 23 settembre (ore 12, in caso di maltempo si recupera alle 17.30 al teatro Navalge a Moena), in località Jonta in Val San Nicolò.
"Istrionico e portatore sano di un dna musicale siculo - si legge nella presentazione - forgiato da millenari incontri di culture, la sua musica è caratterizzata da ritmi mediterranei che si mescolano con l’Occidente, e dove Nord e Sud si fondono in una firma musicale riconoscibile e unica. Eclettico artista, che affianca ai palchi come Sanremo progetti borderline e di rottura, Gazzè miscela una discografia prolifica con brani di successo come L’amore non esiste, Ti sembra normale e tante altre. L’artista canta uno spaccato di vita di quella generazione che con fatica si è tolta il marchio di nuovo cantautorato emergente, arrivando a ritagliarsi un proprio posto di diritto nella storia della musica italiana. Una carriera costellata di produzioni discografiche, festival, collaborazioni ma anche partecipazioni cinematografiche. Con la curiosità che lo contraddistingue ha saputo negli anni rinnovarsi cambiando più volte abito ma mai sostanza".
Il luogo del concerto si raggiunge dal parcheggio in località Vidor a Pozza di Fassa, risalendo la Val San Nicolò a piedi, 3 ore di cammino, dislivello 650 metri, difficoltà E.
Prima dei due appuntamenti finali, andranno in scena due giovani strumentiste Alena Baeva e Anastasia Kobekina, in concerto domenica 19 settembre al rifugio Pertini, ai piedi del Sassolungo in val Fassa (ore 12, in caso di maltempo si va alle 17.30 al teatro Navalge).
"Un sodalizio, più volte apprezzato - spiegano i promoptori - sui palchi di tutto il mondo capace di regalare concerti di pura emozione e virtuosismo. Alena Baeva, considerata al giorno d’oggi una fra le violiniste più talentuose, sognava di diventare pilota di aerei. Un sogno che ha lasciato spazio alla musica regalando al mondo momenti di pura magia. Il suo fascino magnetico e la sua tecnica del suono definita dal New York Classical Review “costantemente affascinante” ne fanno una delle soliste più emozionanti, versatili e attive sulla scena internazionale.
A fronte della giovane età, Anastasia Kobekina, giudicata una delle violoncelliste emergenti più interessanti del panorama mondiale, è salita sul palco assieme a numerose orchestre di fama mondiale dalla Wiener Symphoniker alla BBC Philarmonic o la Kremerata Baltica. Due anime che si incontrano nella natura che apre vedute panoramiche su tutte le Dolomiti di Fassa nel nome di Bach, Haydn, Stravinsky e Glière".
Il luogo del concerto si raggiunge da Campitello di Fassa con la Funivia Col Rodella e poi a piedi lungo il sentiero 557, 1,50 ora di cammino, dislivello negativo 100 metri, difficoltà E.
Oppure dal passo Sella lungo il sentiero 557, 1h 45 minuti di cammino, dislivello 120 metri, difficoltà E.