Musica / L’evento

Oggi sul Doss Trento il gran finale di Popolar con i Verdena e la loro magia psycho rock

I Verdena suoneranno a Poplar dopo il live di due band protagoniste del post punk inglese come Squid e Shame

SPETTACOLO Poplar, le immagini (Foto di Diego Morone)

di Fabio De Santi

TRENTO. Dopo il successo delle date in Europa, che ha portato i Verdena ad esibirsi nelle principali città, il tour della band bergamasca si chiude con gli ultimi due live: domenica 17 settembre al Poplar sul Doss Trento e il 23 a Roma. I Verdena suoneranno a Poplar dopo il live di due band protagoniste del post punk inglese come Squid e Shame. Il trio composto da Alberto Ferrari (voce, chitarre, piano), Luca Ferrari (batteria, percussioni) e Roberta Sammarelli (basso, voce) sarà affiancato da un quarto componente, Carlo Maria Toller e punterà anche sui brani dell’ultimo album “Volevo magia” che ha vinto nel 2022 il Premio come miglior disco dell’anno nei referendum di testate specializzate come Rolling Stone e Rockol.it. In questa intervista Luca Ferrari ci racconta l’attuale momento della band e i colori del live sul Doss Trento.

Poplar, sul Doss Trento è stata una settimana da sogno

Il Poplar ha attirato sul Doss Trento un grandissimo numero di persone di ogni generazione, provenienti da diverse regioni. Tutto bellissimo

È passato quasi un anno, era il 23 settembre 2022, dall’uscita di “Volevo magia”: soddisfatti dell’accoglienza che ha ricevuto questo vostro ritorno discografico?

“Questo disco è arrivato a sette anni di distanza dai due capitoli di Endkadenz e quindi, visto che eravamo stati fermi per un bel po’, anche noi eravamo curiosi di come sarebbe stato accolto. Siamo molto contenti dei responsi ottenuti sia dai nostri fan che dalla critica. Ci ha fatto piacere l’attenzione ottenuta dalle riviste e dai siti del settore”.

Dal punto di vista sonoro che disco è rispetto al vostro passato?

“Credo sia un album con meno stratificazioni di suoni rispetto ai nostri lavori precedenti. Ci sono meno strumenti, meno batterie effettate. E’ un album più asciutto, direi più essenziale e terreno. Anche per questo in qualche modo è abbastanza facile riprodurne le canzoni nei nostri live”.

Quale importanza hanno le parole, i testi dei vostri brani?

“Le parole devono avere un senso, devono calarsi nel mood delle note altrimenti rischiano proprio di rovinare le canzoni così come possono ovviamente anche migliorarle".

Ci sarà mai qualche pezzo in inglese dei Verdena?

“Ogni tanto affrontiamo questa questione fra di noi e ci hanno anche proposto di incidere qualcosa in quella lingua per farci notare maggiormente a livello europeo. A noi però piacerebbe rimanere così anche se forse, a pensarci bene, è un tantino da pazzi. Noi siamo questi, ovunque uguali”.

Veniamo al concerto di domani al Poplar?

“La scaletta è quella che stiamo proponendo nelle ultime date. Ci sono due o tre pezzi da ogni nostro album e magari qualcosina di più da Volevo magia”.

Cosa ti piace maggiormente della dimensione live anche nel rapporto con il pubblico?

“I concerti per me, ma credo di poter parlare anche per gli altri della band, sono davvero tutto. Suonare bene, vedere la gente che si diverte e ti apprezza per quello che fai è sempre emozionante. Si crea un’adrenalina positiva che si trasmette dal palco a chi ti viene ad ascoltare, uno scambio di emozioni che ti fa dare tutto”.

Quale importanza hanno per voi i videoclip?

“Per le immagini che accompagnano le nostre canzoni ci affidiamo alla bravura dei registi, fino ad oggi ci siamo lasciati condurre dalla loro esperienza e i risultati ci sono quasi sempre piaciuti. Quello che ci interessa è che le immagini trasmettono sensazioni, anche psichedeliche”.

Quello di Trento sarà uno dei vostri ultimi concerti e poi?

“In autunno tireremo un pochino il fiato, poi in primavera ci potrebbe essere un tour europeo con qualche data in Italia nei club. Per quanto riguarda un nuovo disco c’è qualche idea; abbiamo alcune canzoni nuove che non abbiamo inserito in Volevo magia e da qui potrebbe magari prendere forme un Ep”.

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