Spettacoli / Musica

Fiorella Mannoia per la prima volta a Trento, con l'orchestra sinfonica

Appuntamento domenica 4 agosto alla Music Arena: "Sarò tutto diverso, è un’esperienza bellissima, le canzoni vengono riarrangiate, un modo tanto distante dai concerti pop a cui sono abituata, ed è molto emozionante. Sarà una novità anche per me, ma volevo farlo da tanto tempo"

di Fabio De Santi

TRENTO. “Questi ultimi due anni sono stati pieni di cose meravigliose: siamo passati da pianoforte e voce e quindi un minimalismo estremo con Danilo Rea, con cui ho condiviso tanti concerti suggestivi a lume di candela, ad un’orchestra sinfonica. Sarò tutto diverso, è un’esperienza bellissima, le canzoni vengono riarrangiate in previsione dell’orchestra sinfonica, un modo tanto distante dai concerti pop a cui sono abituata, ed è molto emozionante. Sarà una novità anche per me, ma volevo farlo da tanto tempo”.

Sono queste le parole con le quali Fiorella Mannoia tratteggia il live con il quale in questa estate attraversa l’Italia. Uno spettacolo “Fiorella Sinfonica-Live con orchestra” che verrà proposto domenica 4 agosto, dalle 21,  alla Trentino Music Arena dall’interprete romana per il secondo appuntamento con il Trentino Music Festival.

Fiorella Mannoia oggi è una donna di 70 anni che ha passato più di 50 anni della sua vita sui palchi, negli studi di registrazione ad ascoltare canzoni e cantare.

“Mi sento fortunata - racconta lei - perché ho avuto incontri speciali nel corso della mia vita, artisti che mi hanno aiutato a crescere e diventare quello che sono. Ho vissuto anni meravigliosi come gli anni ’70, ho visto il meglio del mondo anche se adesso purtroppo vediamo anche il peggio. Non sono una persona nostalgica, non ho rimorsi o rimpianti, se questo percorso è servito a farmi sentire come sono oggi, rifarei tutto esattamente da capo. E guai se una persona non cambiasse nel corso degli anni, si deve cambiare, si deve crescere l’essere umano dovrebbe migliorarsi. Ma onestà, etica, educazione, empatia e sguardo verso il prossimo non cambiano, ce l’avevo quando ero giovane e ce l’ho anche adesso”.

Le sue canzoni hanno tutte un messaggio all’interno, a volte politico, a volte d’amore, a volte sociale: “Con la musica si comunicano sempre sentimenti, e la musica ha questa capacità di aggregazione, come nessun’altra forma d’arte, unisce le anime. In più, la musica , l’arte, la letteratura e la pittura servono a far ragionare e sono specchio dei nostri tempi: ecco, io nel mio piccolissimo, cerco di fare questo nelle canzoni, indurre un pensiero, un ragionamento e perché no il dubbio. Qualche volta mi hanno detto che sono il punto di riferimento di qualcuno e di questo vado orgogliosa, come De André lo è stato per me o come altri che ho incontrato. È un complimento enorme”.

Fiorella Mannoia da sempre è un’artista che non nasconde il suo impegno sociale: “Continuerò a fare le battaglie in cui credo perché è la mia natura e non ne posso fare a meno, e a fare musica con la speranza di farla sempre con lo stesso rispetto con cui l'ho trattata in questi anni. Sulla situazione delle donne, posso dire che ad oggi  sono stati fatti passi avanti ma c’è ancora molto da lavorare.

Ti cadono le braccia quando vedi messi in dubbio diritti che davi per acquisiti, diritti che pensavi di non dover discutere e invece come nel gioco dell’oca ti ritrovi a ricominciare da capo. Ma non dobbiamo mollare. Per esempio la Grecia ha di recente aggiunto nell’educazione scolastica un’ora di empatia e di rispetto dell’altro, questo è quello che portiamo avanti e speriamo ci possano prima o poi dare retta”.

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