Non cada il silenzio sulle donne afghane: martedì 12 un incontro con Barbara Schiavulli a Rovereto
Il regime talebano ha inasprito ancor di più la repressione sulle donne, che non hanno alcun diritto: ne parlerà la corrispondente di guerra
ROVERETO. Si terrà martedì prossimo 12 novembre alle ore 20.30 a Rovereto – Sala Kennedy nella Galleria Depero all’Urban Center di Corso Rosmini – l’incontro pubblico con Barbara Schiavulli e Raffaele Crocco, dal titolo «Afghanistan: donne senza volto donne senza voce». Dialogheranno tra di loro e con il pubblico Barbara Schiavulli, corrispondente di guerra e scrittrice, che presenterà il suo libro “Burqa Queen” (2023), e Raffaele Crocco, giornalista e direttore responsabile dell’Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo.
Barbara Schiavulli è stata impegnata per oltre due decenni a raccontare, al di là
dell’informazione controllata dagli eserciti, le ingiustizie che subiscono i popoli nei conflitti
internazionali e le sfide quotidiane dei civili per la sopravvivenza. I suoi articoli, pubblicati su importanti giornali nazionali, e la sua attività di cofondatrice di Radio Bullets la rendono una voce autorevole nel panorama dell’informazione sui Diritti Umani e una preziosa interlocutrice del giornalista Raffaele Crocco, molto conosciuto in Trentino e in Italia per il suo impegno nello studio dei conflitti internazionali.
L’incontro – rivolto alla Cittadinanza, alle Associazioni e alle Istituzioni – vuole essere
un’opportunità per informare, con il necessario approfondimento, sulla drammatica
situazione delle donne in Afghanistan che continuano a subire una violazione sistematica dei loro diritti fondamentali.
Il regime talebano tornato al potere nel 2021, dopo l’intervento bellico e l’abbandono
dell’Afghanistan da parte degli Stati Uniti, ha subito imposto misure discriminatorie verso le donne. Tra queste, la privazione di qualsiasi protezione giuridica contro le violenze di genere e domestiche, ma anche contro il matrimonio forzato, il divieto di far sentire pubblicamente la propria voce, la limitazione dell’accesso all’istruzione, al lavoro e alla politica, l’impossibilità di accedere all’assistenza sanitaria e l’assenza di libertà di circolazione e non in ultimo, l’obbligo di coprirsi completamente corpo e volto.
Con la recentissima sentenza del 4 ottobre 2024, la Corte di Giustizia Ue, ha stabilito che
tutte le donne afghane hanno diritto di asilo negli Stati membri senza necessità di
accertamenti o controlli.
La serata è organizzata da Alleanza Verdi Sinistra, con l’adesione di «Donne in nero» e «Gruppo Trentino con Mimmo Lucano».