Marx, Lacan e la psicanalisi: si presentano il saggio e la nuova Società Trentino Altoatesina di Psicanalisi
Sabato 8 febbraio il debutto del sodalizio, presso il Centro clinico Jonas Trento. «Marx per Lacan - Vocabolario di economia libidica» opera profonda e attualissima, a più voci, per indagare scienza, società e umanità
TRENTO. La buone notizie sono due: la prima, che è nata la Società Trentina Altoatesina di Psicoanalisi, e la seconda è che il primo evento - sabato 8 febbraio 2025 a Trento, presso la sede di Stap/Jonas in via Calepina 75 alle ore 18,30 - sarà la presentazione di un libro dal titolo ostico, ma dal contenuto delizioso e prezioso.
La Stap, così ha deciso di chiamarsi in acronimo il sodalizio, presenterà infatti al pubblico "Marx per Lacan - Vocabolario di economia libidica", volume a più voci di teoria psicanalitica edito dalla casa editrice (trentina) Paginaotto. Sarà presente il curatore, Carlos Gómez Camarena, che presenterà l’opera e dialogherà con Mauro Milanaccio, che introdurrà e modererà la discussione.
“Marx per Lacan” è infatti un’opera collettiva che in un modo molto contemporaneo ed audace intreccia il pensiero di Karl Marx e Jacques Lacan lungo le coordinate dell’economia libidinale. Oltre a Carlos Gomez Camarena, sotto la guida di Christina Soto van der Plas, Edgar Salazar e David Pavón-Cuéllar, il volume raccoglie ventotto voci in cui filosofi, psicoanalisti e studiosi esplorano i legami profondi tra inconscio e capitalismo, desiderio e produzione.
L’edizione italiana, arricchita da due contributi inediti e dalla prefazione di Pietro Bianchi, non è una semplice traduzione dell'originale (Rutledge, London and New York, 2022) ma una rielaborazione che rafforza la centralità della prospettiva lacaniana. Pubblicato da Paginaotto edizioni con un raffinato progetto grafico, il libro si impone come uno strumento essenziale per chiunque voglia comprendere come Marx e Lacan, apparentemente distanti, finiscano per illuminarsi a vicenda.
Qui la cosa si fa intrigante: in che modo? «Il problema, sia per il marxismo sia per la psicoanalisi, è proprio quello di andare a cercare i sintomi e semplicemente ascoltarli nella loro verità. La differenza e la non-identità dell’inconscio finiscono per tradursi in quel mondo empirico fatto da individui e oggetti empirici che noi chiamiamo immaginario. E allo stesso modo la dissimmetria nella sfera della produzione capitalistica si trasforma nell’equivalenza del mercato e della circolazione delle merci» spiegano i curatori.
«Sia nell’immaginario che nel circolazionismo del mercato pare che non esistano sintomi. Eppure – è questa la grande ipotesi indimostrata e indimostrabile del marxismo e della psicoanalisi – di sintomi ne appaiono in continuazione. Nella forma dell’atto mancato, dell’attacco di panico, dell’anoressia, della crisi economica, della guerra, della cattiva distribuzione delle risorse, delle sacche di povertà ecc. Tutti diranno che si tratta solo di un malfunzionamento temporaneo o regionale, e che basta una piccola correzione nella distribuzione monetaria o una pillola per far tornare tutto alla normalità. Eppure quei sintomi rimangono, e insistono. Ed è proprio con la loro insistenza e cocciutaggine che queste due grandi posture soggettive della modernità ci chiedono di fare i conti. Non farli tacere per sostenere un immaginario e una naturalizzazione del mercato che fanno acqua da tutte le parti, ma semplicemente farli parlare. I sintomi esistono. Ed è l’unica opportunità che abbiamo perché qualcosa di inedito possa venire fuori dalla storia del soggetto o perché un’organizzazione sociale diversa e più equa possa prendere corpo dalle ceneri del capitalismo».
Come si capisce subito, si parla di psicoanalisi, ma anche di economia, e l'ardito parallelismo fra il sintomo (del malessere personale) e il sintomo dell'alienazione in un mondo mercificato dal capitalismo corrono uniti.
Il libro è infatti organizzato per capitoli, ed ognuno affronta la prospettiva a partire da un lemma: Automatismo, Borghesia, Consumo, Denaro, eccetera eccetera.
Se avete delle perplessità su come si fa a mettere insieme due discipline così diverse, è lo stesso Pietro Bianchi ad affrontare l'apparente contraddizione: «per la psicanalisi, la colpa di ogni disgrazia sta sempre bel soggetto; per il marxismo invece è sempre nell'altro, nelle strutture della società. Ma il paradosso coglie un elemento reale». Quindi: qual è, se esiste, il punto di incontro fra la psicanalisi ed il marxismo?
Sembra un sofismo, un gioco di parole. Ma poi, capitolo per capitolo, il libro diventa avvincente anche per i profani, non addetti ai lavori (psicanalisti o marxisti di professione, che siano). A patto che abbiate voglia davvero di dedicarvi a quella totalizzante e oggi purtroppo sovversiva attività del leggere profondamente: sarete quindi costretti a staccarvi dallo scroll del telefonino per qualche ora, a immergervi nelle pagine con profondità, a fermarvi magari con una matita fra le labbra, a ripensare a quello che avete appena letto, possibilmente in una comoda poltrona con una buona illuminazione. Con grande dispiacere dei padroni dei social media (ed i loro politici embedded).
Vi faranno compagnia alcuni giganti del passato, insieme ai due caposaldi Marx e Lacan: Marcuse, Wilhelm Reich, Politzer, Althusser, Sartre, e via dicendo. E troverete che ogni saggista che qui vi parla, coglie segnali illuminanti. Come quando si cita Lacan (“Risposte ad alcuni studenti di filosofia”), che afferma: “L'oggetto della psicoanalisi non è l'uomo, ma è ciò che gli manca”. E qui par di vedere che il barbuto Karl Marx tira su il pollice in segno di approvazione: a ciascuno secondo i suoi bisogni, da ciascuno secondo le sue possibilità.
Se questo è il primo appuntamento della Stap, altri ne seguiranno a breve, perché la Società Trentina Altoatesina di Psicoanalisi promuove una ricerca aperta e interdisciplinare sulla psicoanalisi, con un focus sul contesto culturale e sociale contemporaneo. Mira a rielaborare i concetti psicoanalitici, prevalentemente lacaniani, per analizzare le connessioni tra cultura, società e sofferenza. Dialoga con diverse discipline – dalla filosofia alla sociologia, dagli studi di genere all’arte – per arricchire teoria e pratica. La società coinvolge psicoanalisti, professionisti del campo psi e di altri settori. La società organizza convegni, seminari, gruppi di studio e presentazioni di libri e partecipa attivamente alla rete delle società psicoanalitiche cittadine, rafforzando un approccio inclusivo e partecipato.
La Società ha sede presso Jonas Trento: il Centro di Clinica Psicoanalitica, operante dal 2007 come sede locale della onlus Jonas Italia, si propone come un luogo di ascolto che consenta a tutti coloro che vi si rivolgono di parlare del proprio disagio e di individuare i nodi problematici la cui trasformazione consente di interrompere la ripetizione di ciò che viene vissuto come doloroso. Collabora con scuole, istituzioni pubbliche e organizzazioni sociali, sviluppando progetti di ricerca, informazione e formazione attraverso una metodologia di co-progettazione che valorizza le specificità di ogni contesto. Promuove inoltre lo studio dell’approccio psicoanalitico mediante conferenze, seminari e presentazioni di libri.
L'ingresso all'evento è libero e gratuito, per iscrizioni e informazioni inviare una e-mail a: info.stap@lesocietadipsicoanalisi.it