Stet, utile record nel 2008

Giuliano Gaigher , il consigliere delegato della spa e rappresentante legale, ha proposto ai soci un bilancio 2008 con un utile da record, nonostante la crisi, pari a 1.917.338 euro, il più alto della vita di Stet (16 per cento in più sul 2007) con un margine industriale pari a 1.536.327 euro, con una produzione di energia idroelettrica maggiore che negli anni precedenti, il 68 per cento in più rispetto al 2007

PERGINE - Formalmente ieri i soci di Stet spa dovevano nominare il successore di Silvano Corradi alla presidenza, ma ciò non è avvenuto. Il detentore del pacchetto di maggioranza ovvero il Comune di Pergine (74,31 per cento), rappresentato da Marco Osler , ha soprasseduto. Domenica ci sono le elezioni comunali, la partita delle nomine si giocherà dopo, posto che Corradi è uno dei sei candidati al posto di sindaco in lizza.
Giuliano Gaigher , il consigliere delegato della spa e rappresentante legale, ha proposto ai soci un bilancio 2008 con un utile da record, nonostante la crisi, pari a 1.917.338 euro, il più alto della vita di Stet (16 per cento in più sul 2007) con un margine industriale pari a 1.536.327 euro, con una produzione di energia idroelettrica maggiore che negli anni precedenti, il 68 per cento in più rispetto al 2007.
Bilancio approvato. Ma da dove deriva l'utile record, Gaigher?
«Stet è riuscita a creare molte economie di scala e contribuiscono i ricavi derivanti dalle partecipazioni di Stet in società esterne, in bilancio abbiamo 681.000 euro e con i proventi da Dolomiti Energia spa sul 2009 ne aggiungeremo altri 370.000. Da cinque anni la politica aziendale ha mirato ad aumentare i servizi gestiti conto terzi, in ogni settore, per meglio spalmare i costi».
Ne acquisirete altri?
«Sono in corso trattative con il Comune di Baselga di Piné per la gestione del servizio idrico integrato ovvero acquedotto e fognature. E con Va.Le spa, dove presidente è ancora Corradi, si sta ragionando sulla fattibilità di impianti geotermici. Stet punta a diventare una vera multiutility di valle».
Ma in Valsugana operano anche altre aziende di servizi.
«Sì, ma il sistema va cambiato, proprio per abbattere i costi generali che pesano sugli utenti. A Levico noi siamo presenti, ma il metano è gestito da Trentino Servizi. A Pergine operiamo massicciamente in campo elettrico, ma ancora alcune linee sono gestite da Set. Va fatto un salto di qualità. Ad esempio, attribuendo veramente alla Comunità di valle la capacità di erogare i servizi locali. La legge lo prevede e la nostra politica aziendale va in questo senso».
E alla fusione con Amnu spa non pensate più?
«Pergine non può permettersi di avere due aziende sul territorio, anche per razionalizzare le spese. Le due spa sono da fondere al più presto, ampliando la base sociale, aumenterebbero le economie di scala a vantaggio dell'utenza».
M. A.

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