«L'edilizia coop fa concorrenza sleale»

«Quando si comporta così come ha fatto Btd, la Cooperazione fa concorrenza sleale alle nostre imprese».  Roberto De Laurentis, presidente degli Artigiani trentini, lancia un attacco e un avvertimento al sistema cooperativo. Al quale riconosce molti meriti, ma che ritiene stia mettendo in atto comportamenti che rischiano di «minare lo sviluppo del territorio»

«Quando si comporta così come ha fatto Btd, la Cooperazione fa concorrenza sleale alle nostre imprese».  Roberto De Laurentis, presidente degli Artigiani trentini, lancia un attacco e un avvertimento al sistema cooperativo. Al quale riconosce molti meriti, ma che ritiene stia mettendo in atto comportamenti che rischiano di «minare lo sviluppo del territorio».
La vicenda da cui prende spunto De Laurentis è quella dell'acquisizione dell'impresa edile Marsilli («che tra i lavori da terminare ha anche quelli di Palazzo Balista futura sede della Rurale di Rovereto») da parte della cooperativa dello stesso settore Btd, che fa capo al movimento coop provinciale. Per evitare una situazione molto difficile alla Marsilli, Btd «impone alle aziende fornitrici, tra cui anche imprese artigiane, un taglio del 30% dei crediti che la Marsilli aveva con loro, pena la messa in liquidazione dell'azienda. Un vero e proprio ricatto». E qui il presidente degli Artigiani si pone la domanda «se tale taglio sia stato imposto anche alle banche, Rurali comprese, che avevano crediti verso la Marsilli».
La questione diventa fonte di forte polemica da parte artigiana quando, poco tempo dopo il salvataggio e il taglio dei crediti imposto ai fornitori, la nuova Marsilli partecipa, in concorrenza con alcuni di quegli stessi fornitori, a una gara relativa alla messa in sicurezza da possibili esondazioni del fiume Adige dell'area dove sorgerà la futura casa di riposo di Volano. La Marsilli, con un ribasso del 60%, si aggiudica la gara, mentre le aziende artigiane presenti, compresa una di quelle che avevano subito il taglio dei crediti, avevano proposto una riduzione della base d'asta meno elevata, seppure superiore al 35%.
«Il problema è che siamo di fronte a una concorrenza sleale da parte dell'impresa cooperativa - attacca De Laurentis - che prima riduce il dovuto all'azienda artigiana e poi può competere in maniera più aggressiva nelle gare pubbliche. Qui si rischia di creare un monopolio legalizzato che condiziona la sopravvivenza delle altre piccole e medie imprese. Non mi sembra proprio che ciò rientri nella mission della Cooperazione di sviluppo del territorio».
«La maggiore competitività della cooperazione ottenuta in questo modo - prosegue De Laurentis - mette le altre imprese nella condizione di difficoltà che può condurre a una loro chiusura, a meno che non si adottino regole uguali per tutti, a partire dal sistema di agevolazioni fiscali di cui le cooperative godono e le imprese artigiane no». Un'esigenza ancora più sentita in una fase di crisi acuta come questa. Per De Laurentis, infine, occorre anche che il sistema cooperativo del credito non faccia favoritismi alle imprese del proprio movimento per evitare di ridurre la competitività delle altre imprese. «Mi chiedo - chiosa il presidente degli Artigiani - come mai sia così difficile per le aziende artigiane ottenere un prestito anche di ridotta entità mentre per poter salvare la Marsilli le risorse sono state trovate».  A. Con.

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