Vinitaly, Mellarini: «Prosecco?  Riferimento è lo Champagne»

«Come TrentoDoc noi siamo e restiamo sulla strada dello Champagne. Il discorso del Prosecco fa sicuramente bene ad un territorio (la regione Veneto - ndr) ma non ai produttori del Trentino che per primi hanno imboccato la strada della qualità nella tradizione francese, con ottimi risultati». Lo ha detto l'assessore all'Agricoltura e Turismo del Trentino, Tiziano Mellarini, all'inaugurazione di Vinitaly

mellariniVERONA - "Come TrentoDoc noi siamo e restiamo sulla strada dello Champagne. Il discorso del Prosecco fa sicuramente bene ad un territorio (la regione Veneto - ndr) ma non ai produttori del Trentino che per primi hanno imboccato la strada della qualità nella tradizione francese, con ottimi risultati".

 

Lo ha detto l'assessore all'Agricoltura e Turismo del Trentino, Tiziano Mellarini, all'inaugurazione di Vinitaly in riferimento alla valutazione espresse poco prima dal Governatore del Veneto, Luca Zaia. Mellarini ha poi ribadito la decisione di affidare ai produttori (attraverso il Consorzio e l'Istituto TrentoDoc) l'azione di promozione della produzione vinicola.

 

"Per la prima volta siamo riuniti sotto l'immagine delle Dolomiti - ha aggiunto, riferendosi alla gigantografia e allo slogan 'Vini baciati dalle Dolomitì che campeggiano all'ingresso del padiglione 3 del Vinitaly - con un brand mondiale che offre unicità di immagine rispetto ad altri territori vinicoli e innegabili vantaggi ai nostri produttori".

 

La commercializzazione delle aziende aderenti al TrentoDoc - realtà definita dal presidente Enrico Zanoni "punta di diamante tra le eccellenze del territorio trentino" - ha raggiunto gli otto milioni di bottiglie (+3%). Il 95% viene venduto in Italia dove vi sono - a detta di Zanoni - ulteriori margini di crescita. Circa l'estero mercati "interessanti" sono Germania e Giappone mentre "segnali positivi" vengono dagli Stati Uniti".

 

Con un prezzo medio di vendita di 6-7 euro franco azienda il fatturato attuale del TrentoDoc viene valutato nell'ordine dei 60 milioni di euro con in prima fila Ferrari, riferimento tra i grandi produttori locali, ma anche piccoli qualificati produttori e vignaioli, come ad esempio l'ex ciclista Francesco Moser, capaci di ottenere riconoscimenti in campo nazionale e mondiale.

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