Debito pubblico, un nuovo record
Dall'inizio dell'anno la pubblica amministrazione ha accumulato 52,6 miliardi di debito in più, e in 12 mesi l'aumento è di 83,3 miliardi. Con un contributo decisivo delle regioni, che hanno messo insieme sei miliardi di passivo in più in 12 mesi (1,37 miliardi solo ad aprile con uno stock salito a 46,7 miliardi) mentre i comuni tirano la cinghia (un miliardo in meno in un mese)
ROMA - È di nuovo record storico per il debito pubblico italiano, volato a 2.041 miliardi di euro ad aprile nonostante le politiche di austerità avviate dal governo Monti e l'attuale stretta fiscale che fa crescere le entrate.
La quota dei titoli di Stato italiani in mano agli investitori esteri continua a risalire dopo la fuga del 2011 e 2012, collocandosi ai massimi dal febbraio 2012. Le cifre della Banca d'Italia parlano chiaro: il debito pubblico non è mai stato così alto, e dopo aver infranto la soglia dei 2.000 miliardi di euro lo scorso ottobre ed essere indietreggiato solo a febbraio, lo stock del passivo della pubblica amministrazione ha ripreso a salire toccando un nuovo massimo di sempre. Un primato accompagnato da quello della Spagna, che nel primo trimestre ha raggiunto anch'essa un nuovo record di debito all'88,9% del Pil (l'Italia viaggia verso il 130%) a 923 miliardi. Gli interessi sul debito viaggiano sui 100 miliardi l'anno.
Dall'inizio dell'anno la pubblica amministrazione ha accumulato 52,6 miliardi di debito in più, e in 12 mesi l'aumento è di 83,3 miliardi. Con un contributo decisivo delle regioni, che hanno messo insieme sei miliardi di passivo in più in 12 mesi (1,37 miliardi solo ad aprile con uno stock salito a 46,7 miliardi) mentre i comuni tirano la cinghia (un miliardo in meno in un mese). Sale, intanto, l'esposizione delle banche italiane ai titoli di Stato del Paese, a 390,073 miliardi da 378,179 miliardi di febbraio con una percentuale dei titoli in pancia agli istituti di credito che si porta al 23% dal 22% di febbraio.