Whirlpool, Giovanna Giugni
"I responsabili della situazione in atto si guardano bene dall'assumersi la responsabilità di un simile disastro: chi a Roma, promosso per merito e per anzianità di servizio, chi a Trento a progettare Metroland,ad inaugurare il Muse e a rifinanziare società partecipate. La Provincia Autonoma ha fondato il suo potere economico sui contributi indifferenziati e sulla finanza privata realizzata con denaro pubblico"
La chiusura della Whirpool aggrava la crisi profondissima in cui versano i cittadini trentini. Il garante dei contribuenti ha detto che esistono, sul territorio, sacche di povertà dignitosa del tutto invisibili, mentre la Caritas ci comunica che la povertà in Trentino segna un +11%.
I responsabili della situazione in atto si guardano bene dall'assumersi la responsabilità di un simile disastro: chi a Roma, promosso per merito e per anzianità di servizio, chi a Trento a progettare Metroland,ad inaugurare il Muse e a rifinanziare società partecipate. La Provincia Autonoma ha fondato il suo potere economico sui contributi indifferenziati e sulla finanza privata realizzata con denaro pubblico.
L'imprenditorialità sana e la competitività fondata sul merito sono state accantonate da un sistema tanto chiuso quanto inefficace.Che mostra ora,purtroppo,tutti i suoi limiti.Il "sistema Provincia" così come lo hanno vissuto i Trentini è finito e sarebbe bene che, a partire dalla scuola, venisse rivisto il ruolo debordante ed eccessivo di un sistema pubblico che ha prodotto, forse in buona fede, molte diseguaglianze nonchè il paradosso di bilanci più abbondanti e povertà paragonabile a quella del resto d'Italia.
La sfida per chi guiderà il nostro territorio sarà quella di un uso sociale, rigoroso e produttivo delle risorse sempre più scarse dell'Autonomia. Esprimo solidarietà agli operai e alle loro famiglie, che avrebbero bisogno di governi, nazionali e locali, di nuovo vicini ai valori del lavoro e dell'economia reale.