"Se crescerà la domanda di credito le banche saranno felici di prestare"

«Quando aumenterà la domanda di credito noi saremmo felicissimi di soddisfarla». Lo ha detto il direttore dell’Abi, l'associazione delle banche italiane, Giovanni Sabatini, oggi a Trento. Ma i dati sui mutui casa nel terzo trimestre 2013 raccontano un'altra storiaI tuoi commenti

di Francesco Terreri

"Quando aumenterà la domanda di credito noi saremmo felicissimi di soddisfarla". Lo ha detto il direttore dell’Abi, l'associazione delle banche italiane, Giovanni Sabatini, incontrando presidenti e direttori delle Casse rurali e partecipando poi alla commissione regionale Abi. "Oggi però - ha aggiunto - le condizioni non consentono che questo si realizzi. D’altronde l’origine della crisi è proprio un eccesso di debito, pubblico e privato. Spingerlo oltre certi livelli non aiuta la crescita sostenibile".

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Secondo Sabatini, comunque, la dinamica del credito in Italia è più positiva della media europea, mentre la pressione fiscale è più elevata rispetto agli altri competitori. Cresce la raccolta, segno che la clientela si fida della propria banca. Ma crolla la redditività, mentre balzano verso l’alto le rettifiche su crediti, segnale della grande difficoltà in cui versa l’economia. Tengono, nel complesso, le banche locali come le Casse rurali.
Ma dai dati Bankitalia e Crif sui mutui casa nel terzo trimestre 2013, elaborati dall'ufficio studi Tecnocasa, arrivano indicazioni diverse: in Trentino le nuove erogazioni di mutui sono scese in un anno del 3,3% (-7% in Italia), viceversa la domanda di mutui è cresciuta dell’8%. E, nonostante i tassi europei siano vicini a quota zero, gli spread applicati dalle banche italiane e trentine sono almeno del 3%: ovvero 300 punti base contro i 200 dello spread sui titoli di Stato.

 

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