Fiemme, in calo le assunzioni

Calano le assunzione effettuate nei primi dieci mesi del 2013 nella Comunità territoriale di Fiemme (-387) che si attestano a 3.675 unità, e aumentano gli iscritti al centro per l'impiego di Cavalese (+290) che salgono a 1.921

di Roberta Boccardi

fiemmeVALLE DI FIEMME - Calano le assunzione effettuate nei primi dieci mesi del 2013 nella Comunità territoriale di Fiemme (-387) che si attestano a 3.675 unità, e aumentano gli iscritti al centro per l'impiego di Cavalese (+290) che salgono a 1.921.
Il calo nelle assunzioni coinvolge sia la componente giovanile (-128), sia la fascia centrale dei 30enni - 54enni (-275), mentre l'unica popolazione in crescita - spiegano gli esperti all'Agenzia del Lavoro di Trento - è quella dai 54 anni e oltre (+16): «Una situazione che rispecchia quanto sta avvenendo a livello provinciale. La crisi spinge una serie di persone, soprattutto donne anche di cittadinanza italiana, ad entrare nel mercato del lavoro per far fronte ad una situazione di difficoltà che stanno vivendo a livello familiare (il marito che ha perso il lavoro o è in cassa integrazione, i figli che non trovano occupazione, ecc). Si tratta di persone che svolgono lavori non qualificati e spesso a termine».

 

Ma il dato in generale non è così negativo come sembra. Anzi, depurato dall'elemento distorsivo costituito dai contratti a chiamata (lavoro intermittente) ante riforma Fornero (che spesso non si traducevano in posizioni lavorative) il calo delle assunzioni nei primi dieci mesi del 2013 si riduce a sole 43 unità (-1,3%) con 3.377 nuovi assunti in totale, con alcuni comparti che tengono e altri addirittura in sostenuta crescita. È il caso del comparto turistico, trainante in valle, che nei primi dieci mesi del 2013, vede un aumento delle assunzioni dello 0,7% nei pubblici esercizi con 1.281 nuovi contratti (1.521 con il lavoro intermittente).

 

Tiene anche l'industria in senso stretto che conta 136 nuove assunzioni (+3%), e traina il settore dei servizi alle imprese che con 213 nuovi addetti segna l'aumento più consistente di 39 unità (+22,4%). Nessun dubbio invece sulla crisi del comparto costruzioni (-16,2%) e del commercio (-22,1%). Il dato generale, comprensivo anche del lavoro intermittente (vedi tabella), vedrebbe invece la valle di Fiemme perdere 387 posti di lavoro con un calo del 9,5%, sostenuto anche nel terziario (-8,8%).
Per quanto riguarda le professioni, anche in Valle di Fiemme come a livello provinciale si registra un consistente calo di assunzioni nelle professioni più elevate (figure dirigenziali, intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione) che fanno segnare -13,7% con totale di 478 assunti, ma il calo è ancora più elevato nelle professioni di tipo tecnico (-18,4%) su un totale di 120 assunti, e nelle professioni non qualificate (-17%) che contano però 969 assunti. 


La conferma delle difficoltà del momento che stiamo vivendo viene anche dal numero degli iscritti al Centro per l'impiego di Cavalese, in aumento del 17,8%: si tratta di 1.921 persone in cerca di lavoro, di cui 1.161 donne e 760 uomini. In prevalenza si tratta di cittadini italiani,1.306, contro 307 stranieri comunitari e 308 stranieri extracomunitari. L'aumento più consistente (+46,8%) si registra tra i giovani con meno di 25 anni, ma anche nella classe di età 25-29 anni (+29%), e 30-34 anni (+36,7%). Ben 1.010 persone sono iscritte al Centro per l'impiego da oltre 12 mesi.

 

Un ulteriore segnale di crisi lo si ricava dal fatto che, tra gli iscritti, aumentano i disoccupati (+240 su un totale di 1.771), ma anche gli inoccupati (+50 su 150), cioè persone che non avevano mai lavorato prima e che ora vorrebbero entrare nel mercato del lavoro.

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