«A Dambel l'unico povero è il Comune»

«Il solo povero a Dambel è il comune». Il sindaco Flavio Pedrotti , commenta le classifiche dei redditi. Dambel - comune agricolo - è l'ultimo della classe, in Trentino: chi ci vive campa con un migliaio di euro al mese, l'imponibile medio qui è di 14.344 euro l'anno. Attraversando il paese non si ha percezione di tanta povertà: anziI più poveri del NordestI tuoi commenti

di Guido Smadelli

DambelVALLI DEL NOCE - «Il solo povero a Dambel è il comune». Il sindaco Flavio Pedrotti , commenta le classifiche dei redditi. Dambel - comune agricolo - è l'ultimo della classe, in Trentino: chi ci vive campa con un migliaio di euro al mese, l'imponibile medio qui è di 14.344 euro l'anno. Attraversando il paese non si ha percezione di tanta povertà: anzi. «Finché il governo non tasserà in qualche modo i contadini, sarà così», commenta Pedrotti. «Il comune di Ici incassava la miseria di 25 mila euro l'anno, sono quasi tutti esenti, ed ora parte di questi soldi se li terrà lo Stato. Sarebbero tassabili i terreni edificabili, in mano ai contadini, che però li coltivano e non ci pagano niente. Il solo povero qui è il comune, chiamato comunque ad erogare tutti i servizi». In linea con Pedrotti è  Franco Carotta , sindaco di Livo, altro paese iperagricolo (si dice che le mele diano ancora buoni introiti, ma...).
 
«La situazione è questa», ammette Carotta, allargando le braccia. A Livo se la passano un po' meglio: media dell'imponibile 15.930 euro... Peraltro, mica ne hanno colpa i contadini: le leggi li tutelano, sarebbe interessante capire quale categoria, se esentata, pretenderebbe di pagare. «Giusto aiutare gli agricoltori in momenti difficili», commenta un coltivatore diretto, che rimane anonimo per non vedere da vicino roncola selvaggia. «Ora ci sono contadini che conferiscono 30, 40, 50 vagoni di mele, quelli di aiuti non hanno più bisogno». Tant'è, tra i paesi più poveri della provincia oltre a Dambel e Livo troviamo Sanzeno, Vervò, Brez, Nanno, Flavon, Sporminore, tutto paesi agricoli, dove la povertà è diffusa, basti osservare certe villette per capirlo (sicuramente saranno gravate da mutui iperdecennali e ipoteche). Mentre in valle navigano nell'oro i comuni turistici, settore che come noto «tira» e produce ricchezza: escluso Cles, primo della classe, i maggiori imponibili pro capite si registrano a Cavareno, Malosco, Don, Amblar (anche se qui si scende a soli 23.001 euro di reddito, meno 13% rispetto all'anno precedente), ed ancora Smarano e Rumo, anch'essi nella parte alta della classifica provinciale. 
 
E in val di Sole? Tutto chiaro: la ricchezza risiede a Terzolas. Un paese dove ci sono un albergo, un agritur, un ristorante, ed una manciata di artigiani. Ma c'è il convento, e forse questa presenza benedetta aiuta ad elevarsi... «Qui l'80 per cento dei lavoratori sono dipendenti», commenta il sindaco  Enrico Manini . «I grandi coltivatori si contano sulle dita, molti sono agricoltori part time, che hanno un lavoro e coltivano un po' di terra, roba da 2-3 vagoni di mele». Un'integrazione al reddito, quindi. Che a Terzolas è in crescita: rispetto all'anno precedente, più 10.20%. Il solo altro comune che si piazza nelle parti alte, in valle, è Ossana (certo non il più turistico della valle); in posizione centrale Malé, Pejo, Croviana. Evidentemente il turismo - contrariamente a quanto avviene in valle di Non - quassù non tira. Commezzadura, Mezzana, Dimaro, , stanno in basso. Come Cavizzana (18.833 euro) e qui non c'è da stupirsi, ma da Mezzana e Dimaro qualcosa di più ci si attendeva, come performance...
 

comments powered by Disqus