Toyota richiama le Prius ibride Rischiano di spegnersi
TOKYO - Toyota annuncia un nuovo richiamo su scala globale pari a 1,9 milioni di Prius, il modello ibrido più venduto in assoluto al mondo con oltre 6 milioni di pezzi e fiore all’occhiello del leader mondiale delle quattro ruote.Il problema, che coinvolge in Italia appena 5.800 vetture, è stato rilevato nel software di gestione che potrebbe disattivare il sistema ibrido, che combina motore a benzina ed elettricità, e far perdere la velocità al veicolo o fermarlo all’improvviso, in base a quanto riferito dal colosso di Nagoya al ministero dei Trasporti nipponico.
TOKYO - Toyota annuncia un nuovo richiamo su scala globale pari a 1,9 milioni di Prius, il modello ibrido più venduto in assoluto al mondo con oltre 6 milioni di pezzi e fiore all’occhiello del leader mondiale delle quattro ruote.
Il problema, che coinvolge in Italia appena 5.800 vetture, è stato rilevato nel software di gestione che potrebbe disattivare il sistema ibrido, che combina motore a benzina ed elettricità, e far perdere la velocità al veicolo o fermarlo all’improvviso, in base a quanto riferito dal colosso di Nagoya al ministero dei Trasporti nipponico. Su 308 casi segnalati, in base ai contenuti di una relazione, non sono stati registrati incidenti.
I modelli interessati sono quelli costruiti tra marzo 2009 e febbraio 2014, su cui si dovrà ora installare il nuovo software di controllo dell’alimentazione ibrida.
Quanto agli 1,9 milioni di pezzi individuati, ammonta a 997.000 unità la quota relativa al Giappone (che equivale al più grande richiamo di sempre per un unico modello sul mercato domestico), mentre sono 900.000 le Prius vendute all’estero, in prevalenza su mercati del Nord America e dell’Europa.
Anche se è considerato raro che il difetto possa verificarsi, il ritiro volontario in officina per gli interventi correttivi è stato deciso per scongiurare ipotetici riflessi sulla sicurezza: del resto, il risarcimento di 1,1 miliardi di dollari che Toyota ha dovuto pagare a dicembre 2012, pari all’esborso più alto al mondo per una class action, è stato una conseguenza dei richiami di milioni di vetture tra il 2009 e il 2010 negli Usa a causa di problemi al pedale dell’acceleratore. Nell’occasione, la lenta risposta di Toyota all’emergenza creò prima un danno di immagine e poi il pesante esborso a seguito dell’azione collettiva.
L’infortunio, tuttavia, spinse Toyota a rivedere alla radice le procedure sui controlli della qualità dei componenti provenienti dai diversi fornitori e degli interventi di fronte a possibili difetti in base alla massima trasparenza, anche a costo di «scrupolo eccessivo».
Sempre la Prius, a giugno 2013 è stata oggetto di ritiro per problemi ai freni nella misura di 242.000 unità, mentre a ottobre 2012 ben 7,4 milioni di vetture in tutto il mondo sono state richiamate per noie all’impianto elettrico dei finestrini che, «in alcune circostanze», potevano anche essere causa di potenziali incendi. (ANSA)