Metà dei trentenni vive con la «paghetta»
Più della metà dei trentenni italiani vive con la paghetta dei genitori (51 per cento) o dei nonni e altri parenti (3 per cento) che sono dunque costretti ad aiutare i giovani fino ad età avanzata. È quanto emerge dall' analisi Coldiretti/Ixè su "Crisi: i giovani italiani e il lavoro nel 2014", presentata all'assemblea elettiva di Giovani Impresa Coldiretti, con focus sui ragazzi tra i 30 ed i 34 anni, dalla quale si evidenzia inoltre che il soccorso di genitori e parenti sale al 79 per cento se si considerano gli under 34 Dite la vostra
ROMA - Più della metà dei trentenni italiani vive con la paghetta dei genitori (51 per cento) o dei nonni e altri parenti (3 per cento) che sono dunque costretti ad aiutare i giovani fino ad età avanzata. È quanto emerge dall' analisi Coldiretti/Ixè su "Crisi: i giovani italiani e il lavoro nel 2014", presentata all'assemblea elettiva di Giovani Impresa Coldiretti, con focus sui ragazzi tra i 30 ed i 34 anni, dalla quale si evidenzia inoltre che il soccorso di genitori e parenti sale al 79 per cento se si considerano gli under 34.
In una situazione come questa - sottolinea Coldiretti - non stupisce il fatto che il 75 per cento dei giovani italiani viva con i genitori in casa dove cerca però di rendersi utile, tanto che il 76 per cento fa la spesa, il 73 per cento cucina e il 60 per cento fa piccole riparazioni, anche se c'è uno zoccolo duro del 16 per cento che non si rifà neanche il letto.
"La famiglia è diventata una rete di protezione sociale determinante che opera come fornitore di servizi e tutele per i membri che ne hanno bisogno", ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che "la struttura della famiglia italiana in generale, e di quella agricola in particolare, considerata in passato superata, si è invece dimostrata, nei fatti, fondamentale per non far sprofondare nelle difficoltà della crisi moltissimi cittadini".