Ogni 10 euro guadagnati 5 se ne vanno in tasse
Per ogni euro guadagnato, le tasse se ne prendono 50 centesimi. Spicciolo più, spicciolo meno. Secondo l’ufficio studi della Cgia di Mestre, da sempre molto attento alle dinamiche fiscali italiane, la pressione fiscale reale in Italia ha raggiunto nel 2013 il 49,4%Tasse: Italia al top nel mondo
Per ogni euro guadagnato, le tasse se ne prendono 50 centesimi. Spicciolo più, spicciolo meno. Secondo l’ufficio studi della Cgia di Mestre, da sempre molto attento alle dinamiche fiscali italiane, con la rivalutazione del Pil, effettuata in applicazione delle nuove regole europee di contabilità nazionale, nel 2013 la pressione fiscale in Italia è scesa al 43,3 per cento (43,8% secondo l’ultima Relazione annuale della Banca d’Italia): 0,5 punti percentuali in meno rispetto al dato calcolato con la vecchia metodologia.
Ci sarebbe, però, poco da stare allegri, perché la pressione fiscale reale, quella che, precisa il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi, «grava sui contribuenti onesti», e che viene misurata ripulendo il dato del Pil nominale dal «peso» dell’economia sommersa (il «nero», per intendersi), è di poco, pochissimo sotto il 50%: al 49,4%, secondo le stime della Cgia.
Secondo l’Istat, l’economia non osservata - che ora include anche il valore aggiunto «prodotto» dal contrabbando di sigarette, dalla prostituzione e dal traffico di stupefacenti - si aggira attorno ai 200 miliardi di euro all’anno.
Ecco l’elaborazione dell’Ufficio studi Cgia, relativa al 2013 (in milioni di euro):
DESCRIZIONE GETTITO
Imposte dirette 241.797
Imposte indirette 239.681
Contributi sociali effettivi 211.057
Contributi sociali figurativi 4.137
Imposte in c/capitale 4.431
Totale 701.103
PIL 1.618.904
Pressione fiscale 43,3%
PIL al netto dell’«Economia 1.418.160
non Osservata»
PRESSIONE FISCALE REALE 49,4%
Tasse: Italia al top nel mondo