Bottamedi e Ikea: «Usciamo dalla bolla nella quale siamo chiusi»
Manuela Bottamedi replica e torna alla carica sulla questione Ikea a Trento: «Ai commercianti che si sono dichiarati contrari ad un eventuale insediamento di Ikea a Trento, e al collega Bezzi che si è schierato a fianco degli esercenti, ricordo che compito della politica non è proteggere interessi particolari o assecondare questa o quella lobby. Compito della politica è tutelare l'interesse generale: in questo caso l'interesse a muovere e dinamizzare l'economia trentina, trattenendo i consumatori nella propria terra, creando nuovi posti di lavoro, rendendo il Trentino una Provincia moderna capace di misurarsi con le regole del mercato»
IL COMUNICATO
Ai commercianti che si sono dichiarati contrari ad un eventuale insediamento di Ikea a Trento, e al collega Bezzi che si è schierato a fianco degli esercenti, ricordo che compito della politica non è proteggere interessi particolari o assecondare questa o quella lobby. Compito della politica è tutelare l'interesse generale: in questo caso l'interesse a muovere e dinamizzare l'economia trentina, trattenendo i consumatori nella propria terra, creando nuovi posti di lavoro, rendendo il Trentino una Provincia moderna capace di misurarsi con le regole del mercato.
Ai commercianti e al consigliere Bezzi ricordo inoltre che accogliere il megastore Ikea e valorizzare l'identità dei piccoli negozi non sono due operazioni antitetiche, bensì complementari. Non vi è concorrenza diretta tra Ikea e un piccolo negozio che offre un prodotto esclusivo e particolare. Sono due proposte troppo diverse per annullarsi a vicenda. Non mi risulta che nelle città dove Ikea è già presente abbiano chiuso negozi ed esercizi commerciali come diretta conseguenza dell'insediamento del colosso svedese. In queste settimane ha chiuso Eller, un negozio di oggettistica per la casa, ed un altro è in forte crisi (Icas). Eppure Ikea a Trento non ha ancora aperto!! Dunque è innegabile che le regole e i flussi del mercato moderno non si possono fermare e sono superiori alla volontà e alle regole di una piccola Provincia. Usciamo dalla bolla nella quale ci siamo chiusi, convinti di bastare a noi stessi e di essere "diversi". Cominciamo ad aprirci alla realtà e a misurarci con essa.
La Provincia può anche chiudersi in se stessa, ma sappia che i trentini sono cittadini del mondo, e come tali continueranno a spostarsi verso il Veneto, la Lombardia e l'Alto Adige per fare i loro acquisti.
Manuela Bottamedi