Orvea: confermate le chiusure, non ci saranno licenziamenti

Nessun licenziamento all'Orvea. L'azienda ha accolto la richiesta dei sindacati di non far partire procedure di mobilità per i 100 esuberi individuati con il piano di ristrutturazione e rilancio delineato dalla nuova gestione Poli. Sono confermate però le chiusure anticipate nei giorni scorsi. Si parte la prossima settimana, il 1° ottobre, con l'ingrosso e la piattaforma ortofrutta di Rovereto. Poi, entro l'anno, stop alla sede amministrativa, al magazzino di Lamar e al supermercato del Tridente. Ora la trattativa tra azienda e sindacati si sposta su ammortizzatori sociali e cassa integrazione

ORVEANessun licenziamento all'Orvea. L'azienda ha accolto la richiesta dei sindacati di non far partire procedure di mobilità per i 100 esuberi individuati con il piano di ristrutturazione e rilancio delineato dalla nuova gestione Poli. Sono confermate però le chiusure anticipate nei giorni scorsi. Si parte la prossima settimana, il 1° ottobre, con l'ingrosso e la piattaforma ortofrutta di Rovereto. Poi, entro l'anno, stop alla sede amministrativa, al magazzino di Lamar e al supermercato del Tridente. Ora la trattativa tra azienda e sindacati si sposta su ammortizzatori sociali e cassa integrazione.
I sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, a cui si è unita per la prima volta l'Usb, Unione Sindacale di Base, hanno incontrato ieri l'Orvea rappresentata dallo studio Elco. Filcams, Fisascat e Uiltucs, e separatamente l'Usb, hanno chiesto che sia presentato quanto prima un piano industriale di rilancio dell'Orvea, togliendo dal tavolo l'ipotesi dei licenziamenti, cosi da permettere il più ampio utilizzo degli ammortizzatori sociali che garantiscano la continuità lavorativa. L'azienda, come si diceva, ha accolto la richiesta. Rimane in sospeso invece la possibilità di un impegno diretto del gruppo Poli nella ricollocazione delle professionalità esistenti all'interno di Orvea. Usb ha chiesto anche garanzie sull'anticipo della cassa integrazione e la conferma dei contratti interinali, a termine e atipici con un'anzianità aziendale di qualche mese.
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, a seguito dell'incontro, hanno chiesto un incontro con l'assessore al commercio  Alessandro Olivi  «in quanto anche il futuro e la prospettiva occupazionale delle famiglie che lavorano in Orvea devono ricevere la massima attenzione che riceve il comparto industriale».

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