La svolta dei negozi: 42 in più in 6 mesi
Per la prima volta da quattro anni a questa parte, gli anni più duri della crisi, il commercio trentino registra un segno più nelle aperture di negozi. Al 30 giugno di quest'anno gli esercizi commerciali in sede fissa sono 5.812, lo 0,7% in più rispetto a fine 2013. In pratica si contano 42 negozi in più in sei mesi, frutto del saldo tra 282 nuove attività iscritte e 240 attività cancellate dal registro imprese
TRENTO - Per la prima volta da quattro anni a questa parte, gli anni più duri della crisi, il commercio trentino registra un segno più nelle aperture di negozi. Al 30 giugno di quest'anno gli esercizi commerciali in sede fissa sono 5.812, lo 0,7% in più rispetto a fine 2013. In pratica si contano 42 negozi in più in sei mesi, frutto del saldo tra 282 nuove attività iscritte e 240 attività cancellate dal registro imprese. E non crescono soltanto le unità locali di catene commerciali, che contano 22 aperture in più, ma anche le attività con sede principale in Trentino, che vedono 20 nuovi punti vendita.
I dati aggiornati per provincia a metà 2014 sono stati appena pubblicati dall'Osservatorio nazionale del commercio del ministero dello Sviluppo economico. In Trentino il calo degli esercizi commerciali è stato costante in questi ultimi anni. Nel 2010 i negozi di tutte le specializzazioni erano 5.863. L'anno dopo erano scesi a 5.848, nel 2012 a 5.823, nel 2013 a 5.770. La perdita in questo arco di tempo è stata dell'1,6%, con 93 negozi in meno.
La crisi dei consumi ha colpito soprattutto i negozi con sede trentina, scesi dai 3.566 del 2010 a 3.471 l'anno scorso. Le filiali, invece, sono rimaste abbastanza stabili: erano 2.297 quattro anni fa, sono salite a 2.299 a fine 2013.
La svolta c'è stata nei primi sei mesi di quest'anno ed è trainata da un'accoppiata inedita: pane e articoli sportivi. Tra le specializzazioni principali, la crescita maggiore in termini percentuali è quella dei panifici: 5 esercizi in più, di cui 2 sedi e 3 unità locali, che portano il totale a 171, 66 società e 105 filiali, con un incremento semestrale del 3%. Non era andata così negli ultimi anni. Tra il 2010 e il 2013 i panifici erano diminuiti da 170 a 166, con un calo del 2,4%.