Lo «Sblocca Italia» passa fra le contestazioni
È arrivato il primo via libera della Camera al contestato decreto Sblocca Italia, con 278 sì, 161 no (compreso quello, rivendicato, del dissidente democratico Pippo Civati) e sette astenuti. Il testo si propone di sbloccare i progetti: dai cantieri, che partiranno con tempi certi, agli interventi per le calamità naturali, passando per le semplificazioni per l'edilizia, la banda larga e ultralarga, le concessioni autostradali e l'ammodernamento delle ferrovie. Ma i critici ci vedono una deregolamentazione negativa per paesaggio, ambiente, salute e tutela dei beni comuni.
È arrivato, dopo la fiducia incassata la scorsa settimana, il primo via libera della Camera al contestato decreto Sblocca Italia, con 278 sì, 161 no (compreso quello, rivendicato, del dissidente democratico Pippo Civati) e sette astenuti. Il testo si propone di sbloccare i progetti: dai cantieri, che partiranno con tempi certi, agli interventi per le calamità naturali, passando per le semplificazioni per l'edilizia, la banda larga e ultralarga, le concessioni autostradali e l'ammodernamento delle ferrovie. Ma i critici ci vedono una deregolamentazione negativa per paesaggio, ambiente, salute e tutela dei beni comuni.
I critici accusano il governo di accentuare il vecchio modello delle cementificazioni (sperando negli effetti economici) e una politica energetica petrolifera. In aula ieri a Montecitorio anche la protesta di Greenpeace che ha cercato di srtotolare uno striscione dai banchi del pubblico.
"Mi dispiace - ha scritto Civati - per i colleghi che hanno generosamente lavorato per migliorare il testo, e mi scuso con loro se la mia posizione appare irrispettosa, ma l’impianto dello Sblocca Italia non va bene per niente e non è riformabile.
È un omnibus mostruoso (di omnibus non avremmo dovuto farne più, sì, ciao) e lo è nel senso che dentro ce n’è di tutti i colori possibili. Manca il verde, diciamo così. E il blu della innovazione vera, che evidentemente va bene per le conferenze ma non per gli atti legislativi. Per il resto, c’è il giallo delle autostrade prorogate, il rosso (nel senso del bollino) contro le sovrintendenze, il grigio del cemento, il noir delle trivelle del nuovo centralismo petrolifero".
Dal testo sono state cassate decine di modifiche introdotte dalla commissione ambiente per mancanza di coperture, compreso il raddoppio (da 50 a 100 milioni) delle risorse per le emergenze, a partire da quella ligure, così come la riduzione al 4% dell'Iva sulle ristrutturazioni edilizie (compensata dall'aumento al 10% di quella sulle nuove costruzioni).
Ora il decretone passa al Senato, che dovrà cimentarsi però in un esame lampo, visto che il testo scade l'11 novembre.
Tempo per altre modifiche, quindi, non dovrebbe esserci, nonostante le battaglie dell'opposizione, M5s in testa, che in aula ha Montecitorio ha esposto cartelli con delle croci, mentre attivisti di Greenpeace hanno esposto dalle tribune del pubblico uno striscione "No trivelle, sì rinnovabili" scatenando il parapiglia.
"Il Paese reale ha votato contro. E perfino Civati per una volta oltre alle parole è passato ai fatti e ha votato contro. Ma il decreto Sfascia Italia è passato alla Camera. Ora al Senato restano dieci giorni di tempo per farlo passare.
Questo decreto porterà devastazione territoriale, sfruttamento delle nostre risorse per far arricchire una manciata di industriali, prevaricazione del controllo e dei poteri locali per accentrare nelle mani del governo il processo decisionale. Noi siamo a lutto, come a lutto è l'intero Paese", attaccano i deputati della commissione ambiente dell'M5S. "In aula anche un'azione di Greenpeace: tutto l'associazionismo ambientale è contro questo decreto. Anche Legambiente, che è vicina al Pd. I senatori del Pd ci pensino bene ad allinearsi con la volontà del capo. Perderanno completamente il contatto con il territorio", concludono.
La maggioranza di governo ha difeso il decreto, parole di forte entusiasmo sono venute dal Nuovo centrodestra, mentre la dem Chiara Braga, relatrice della legge in aula, ha difeso il testo ottenendo il sostegno, fra gli altri, del presidente della commissione ambiente, Ermete Realacci. "Con lo Sblocca Italia si creano le condizioni per rilanciare investimenti e occupazione nel Paese", ha detto Braga. E ha aggiunto: "Il lavoro fatto in commissione ha significativamente migliorato il testo iniziale del decreto, intervenendo sulle norme relative alle concessioni autostradali, alla semplificazione edilizia, alla realizzazione di infrastrutture strategiche e alle misure ambientali. Con questo decreto si rimuovono gli ostacoli burocratici che rallentano la ripresa del Paese e nello stesso tempo si rafforzano le misure di trasparenza, legalità e concorrenza. A chi, anche oggi in Aula, ci ha accusato di voler sfasciare l'Italia rispondiamo con la forza del lavoro svolto in queste settimane, insieme ai tanti soggetti con i quali ci siamo confrontati, e con la convinzione di aver concorso in maniera positiva al cambiamento di cui il paese ha bisogno".
Ecco una sintesi delle principali misure contenute nel provvedimento, e delle modifiche introdotte alla Camera, a un testo che spazia dalle semplificazioni per le ristrutturazioni al sostegno al made in Italy, il rilancio dei project bond, il potenziamento dell'operatività di Cassa depositi e prestiti, il potere sostitutivo del premier sull'uso dei fondi Ue, la valorizzazione degli immobili pubblici inutilizzati.
- CALAMITÀ NATURALI E ALLUVIONE GENOVA: Una delle principali novità arriva dopo il dramma del capoluogo ligure. D'ora in poi le opere potranno dunque partire anche se sulla gara è pendente un ricorso del Tar da parte dei concorrenti. Si punta così a velocizzare gli iter amministrativi. Ma il Fondo emergenze nazionali viene rimpinguato solo con 50 milioni (contro i 100 appunto introdotti in commissione). Le risorse dovrebbero essere destinate a tutti i territori colpiti dal maltempo (anche cioè a Trieste, Maremma, Parma).
- RIPARTONO LE GRANDI OPERE: i 'simbolì sono l'alta velocità Napoli-Bari (prima pietra entro novembre 2015) e la Palermo-Messina-Catania. Obiettivo dimezzare i tempi di percorrenza delle tratte. Michele Elia, ad di Fs, sarà commissario. Nessuna deroga sugli appalti. Sbloccate anche le infrastrutture aeroportuali.
- ARRIVA PIANO AMMODERNAMENTO FS: Il ministero delle Infrastrutture dovrà redigere, entro 6 mesi dall'approvazione, il piano per rendere cantierabili nel breve termine opere di interesse pubblico nazionale o europeo nel settore ferroviario.
- RISORSE DA OPERE RITARDATARIE ANCHE A METRO GENOVA: I finanziamenti su opere mai partite confluiranno nel Fondo revoche del ministero delle Infrastrutture che le ridistribuirà su altri cantieri prioritari (CircumEtnea, le metropolitane di Palermo e di Cagliari e il primo lotto della Termoli-S.Vittore). Aggiunta, dopo l'alluvione, anche la metropolitana di Genova.
- DEROGA AL PATTO PER APRIRE I CANTIERI: per le piccole opere arriva un nuovo allentamento del Patto di stabilità interno, per le opere segnalate dai sindaci a Palazzo Chigi ma anche per quelle immediatamente cantierabili.
- RETI ULTRAVELOCI, ANCHE NEI NUOVI EDIFICI: sconto fiscale "del 50%" per chi investe nelle 'aree bianchè per la banda larga, ma anche in città dove una infrastruttura è già presente. Obbligatorio da metà 2015 per gli edifici di nuova costruzione prevedere canaline per i cavi della banda ultra larga.
- CONCESSIONI AUTOSTRADE SOLO CON OK UE: Era uno dei punti più delicati e contestati del decreto: la proroga senza gara delle concessioni a fronte di un piano industriale e finanziario delle società. La disposizione è ora soggetta al "preventivo assenso" Ue. Gli introiti delle nuove concessioni vengono inoltre destinati al fondo per il trasporto pubblico locale e alla manutenzione delle strade Anas
- IL PACCHETTO CASA: semplificazioni per i lavori di ristrutturazione, resta lo sconto del 20% (fino a 300mila euro) per chi compra casa e la affitta a canone concordato per 8 anni. Torna la norma per arrivare al regolamento edilizio unico
- ACQUEDOTTO PUGLIESE, NIENTE PRIVATIZZAZIONE: la società rimarrà pubblica. Un emendamento approvato in Commissione Ambiente elimina la norma che obbligava a privatizzarla.
- TASSE TRIVELLE A SVILUPPO TERRITORIO - Le maggiorazioni di imposta per le imprese attive nell'estrazione di idrocarburi in Italia saranno destinate anche "alla promozione di misure di sviluppo economico e all'attivazione di una social card nei territori interessati".
- PIANO PORTI E LOGISTICA: arriverà "entro 90 giorni", con un "disegno strategico" che tenga insieme "porti, interporti e ferrovie" prevedendo distretti e accorpamenti, "per una gestione più razionale e non concorrenziale".