Ex dipendenti Whirlpool si incontrano in fabbrica con Olivi e Dorigatti
Circa 500 ex dipendenti della Whirlpool di Trento - degli oltre 5 mila che si sono avvicendate nel tempo nello stabilimento di Spini di Gardolo recentemente chiuso - si sono ritrovati oggi nella mensa della fabbrica assieme a numerose autorità, fra cui il vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro della Provincia autonoma di Trento, Alessandro Olivi, e il presidente del Consiglio provinciale ed ex-sindacalista, Bruno Dorigatti.
«Non cediamo all’amarcord, ma pensiamo al futuro - ha detto Olivi - e impegniamoci per portare nuove imprese e nuovo lavoro in questo sito. Il futuro, a cui stiamo lavorando sia con la riqualificazione dei circa 500 dipendenti fuoriusciti da questa fabbrica, che aspirano ad un nuovo impiego, sia con i contatti sul fronte industriale dentro e fuori il Trentino, per il subentro di attività sostitutive, sarà diverso rispetto al passato. Difficilmente in questo spazio troverà posto una unica attività, avremo piuttosto in coabitazione due o più comparti produttivi».
«In questo luogo ho trascorso molte ore nelle mie vesti di sindacalista - ha detto Dorigatti - e ricordo le battaglie, le contestazioni, anche i fischi. Ma oggi vorrei dire che questo luogo di lavoro ha rappresentato una scuola di vita. Oggi in molti rimpiangono i contratti che vennero siglati qui, come alla Michelin e alla Grundig, che erano allora le fabbriche più importanti del Trentino. Certo, le fabbriche si muovono, bisogna prenderne atto e cercare di governare questi processi. Ma questo è stato prima di tutto un luogo di solidarietà, cosa di cui abbiamo più che mai bisogno».