Draghi: dalla Bce piano acquisto titoli per 60 miliardi di euro
La Bce ha deciso di lanciare un «vasto programma di acquisti di titoli» da 60 miliardi di euro fino a settembre. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, durante la conferenza stampa al termine della riunione di oggi del board della Bce, che ha lasciato il tasso principale di rifinanziamento al minimo storico dello 0,05%, mentre il tasso sui prestiti marginali e quello sui depositi bancari restano rispettivamente allo 0,30% e -0,20%. Da marzo la Bce inizierà a comprare titoli sulla base della quota dei vari paesi nel suo capitale. Immediata, alle parole di Draghi, la reazione della Borsa di Milano, con l’indice Ftse Mib in rialzo del 2,81%.
I rischi dei titoli comprati dalla Bce, ha spiegato Draghi, saranno condivisi solo nel caso di quelli europei, con una quota del 20% sul totale.
Nel dettaglio, Draghi ha detto che «sulla base del nostro esame, il consiglio direttivo ha deciso di lanciare un acquisto di asset che comprende anche quelli esistenti di titoli pubblici e privati. Secondo il programma, si tratta di acquisti mensili per 60 miliardi e questo durerà fino al settembre 2016 per arrivare a un tasso d’inflazione vicino al 2%».
«A marzo 2015 ci sarà l’acquisto di titoli europei di governi e istituzioni nel mercato secondario e saranno basati su un criterio di condivisione del rischio sulle quote delle banche centrali nel capitale della Bce». Inoltre, «l’acquisto delle istituzioni europee che sarà del 12% saranno soggette alla condizione delle perdite».
La Bce «ha un doppio limite» negli acquisti di titoli, pari al 33% per il debito di ciascun emittente e al 25% per ciascuna emissione.
Le misure di oggi aiuteranno contro i rischi per le aspettative d’inflazione, ha detto il presidente della Bce. L’inflazione dell’Eurozona sarà molto bassa, o negativa, nei prossimi mesi.
Lo spread Btp-Bund fa segnare un netto calo da 115 a 107 punti. Il rendimento del decennale italiano scende all’1,634%. Euro in calo dopo le parole del governatore Bce, Mario Draghi. La moneta unica passa di mano a 1,1520 dollari dopo aver aperto questa mattina a 1,1592 dollari.