Bankitalia: Trentino ancora in difficoltà. Segnali di ripresa da industria e grandi imprese
"Nel corso del 2014, l'attività economica in Trentino-Alto Adige ha ristagnato". La sintesi è della Banca d'Italia che ha presentato il proprio rapporto annuale "L'Economia delle Province autonome di Trento e di Bolzano". Il prodotto regionale stimato da Prometeia è rimasto sui livelli del 2013, a fronte di un calo dello 0,4 per cento registrato a livello nazionale (dati Istat). Sul fronte delle attività produttive, l'attività manifatturiera "ha mostrato segnali di ripresa, grazie anche al sostegno della domanda estera" e "tale miglioramento proseguirebbe anche nel 2015".
Crescono ancora gli scambi con l'estero in entrambe le province: "L'aumento è stato pari al 3,1 per cento in provincia di Bolzano e all'1,0 per cento in quella di Trento". Segnali di ripresa, in Alto Adige, sono emersi anche nel comparto delle costruzioni, "evidenziati da un aumento nel numero delle ore lavorate (6,8 per cento) e dei lavoratori (2,8 per cento), mentre in Trentino è proseguita la crisi del settore. In entrambe le province è continuata la flessione delle opere pubbliche". Per quanto riguarda il mercato del lavoro, l'occupazione ha continuato a tenere in entrambe le province, sostenuta dalla componente femminile.
"Le condizioni - avverte il rapporto - restano, però, più difficili per i 15-34enni il cui tasso di occupazione è ulteriormente diminuito, portando a 20 punti percentuali in Alto Adige il divario esistente rispetto alla popolazione tra i 35 e i 64 anni (25 punti in Trentino)". Infine, la Banca d'Italia rileva che il tasso di disoccupazione "si è mantenuto stabile al 4,4% in provincia di Bolzano, su valori elevati nel confronto storico ma modesti rispetto al resto del paese (12,7%)", mentre "in provincia di Trento il tasso di disoccupazione è nuovamente aumentato (portandosi al 6,9 dal 6,5%), in connessione con l'aumento dell'offerta di lavoro.