Rc Auto, a Trento record di risparmi per chi cambia
Chi cambia compagnia risparmia fino al 30% in Trentino, la percentuale più elevata tra tutte le province analizzate dall'Istituto di vigilanza sulle assicurazioni. A mettere nero su bianco i risultati del mercato assicurativo dell'Rc auto nella nostra provincia e nel resto d'Italia è stato nei giorni scorsi la Banca d'Italia attraverso la relazione sul mercato assicurativo del 2014.
Nel dettaglio, nell'ultimo trimestre del 2014, secondo l'analisi dell'Ivass, appunto, c'è stato un andamento complessivamente favorevole agli assicurati per la responsabilità civile per l'automobile. In particolare, guardando all'andamento dei premi, ossia di quanto l'assicurato paga annualmente per coprirsi da incidenti causati con la propria auto, a Trento, come nel resto d'Italia, si nota un calo generalizzato dei premi medi pagati a livello provinciale.
Nel confronto tra ottobre-dicembre e aprile-giugno del 2014, si nota una riduzione del premio provinciale pari all'1,5%. Ancora maggiore la riduzione del premio nei dodici mesi: tra ottobre-dicembre del 2013 e l'ottobre-dicembre 2014 si nota un calo complessivo del 6,8%.
In particolare, tra le ragioni che vengono messe in campo dalle compagnie, c'è quella della concorrenza tra le stesse e la minore incidenza degli incidenti e quindi dei pagamenti che si riscontra in Trentino. A ciò si aggiunge il fatto che qui, a livello di truffe, la situazione è molto migliore che in altre zone d'Italia, come il sud dove invece le truffe sono molto più frequenti e costose per le compagnie stesse.
A livello generale, poi, il cambio di compagnia aumenta al crescere della classe di merito degli assicurati: nella prima classe il tasso di cambio è inferiore alla media nazionale (14%), nelle classi più alte (da 11 a 18) arriva al 22%. Gli assicurati che decidono di cambiare hanno mediamente una classe di merito più alta rispetto a coloro che non cambiano compagnia (classe 2,6 contro 2,2) e la variazione percentuale annua del premio con gli assicurati che cambiano compagnia sia, tipicamente, più elevata all'aumentare della classe di merito.
Per esempio gli assicurati in classe uno che cambiano sono soggetti a riduzioni di prezzo pari a -20,6%, mentre quelli che non cambiano ottengono riduzioni del -4,4%. Di contro gli assicurati nelle classi 11-18 che cambiano compagnia ottengono riduzioni pari al 22,6%, a fronte di un -4,1% in assenza di cambio compagnia.
Le province meridionali registrano i più alti tassi di cambio compagnia: a Benevento si osserva la mobilità più elevata (29%), valori elevati di mobilità si registrano in Calabria (Crotone, Catanzaro e Reggio Calabria), in Puglia (Brindisi e Taranto) e in Sicilia (Caltanissetta, Catania, Enna, Messina e Siracusa).
A Trento, infatti, dove il premio medio pagato nel 2014 è il secondo più conveniente d'Italia (366 euro contro i 318 di Aosta), il tasso di mobilità è pari al 10%.
Le statistiche dimostrano, comunque, che i consumatori sono attivi nella ricerca di prezzi più vantaggiosi, e che maggiore è il premio pagato più intensa è la ricerca di riduzioni di premio offerte dal mercato. Come detto in Italia Trento è quella che ha garantito maggior risparmio col cambio di compagnia: il 30,6%.