Brennero, il Tirolo limita i Tir Trento e Bolzano protestano
Il Tirolo conferma la decisione di introdurre il divieto di transito dal 2016 per gli autotreni che trasportano merci non deperibili, ma le categorie economiche si oppongono a questa misura
Il Tirolo conferma la decisione di introdurre il divieto di transito dal 2016 per gli autotreni che trasportano merci non deperibili, ma le categorie economiche si oppongono a questa misura pensata per alleviare gli affetti sull'ambiente e sulla salute del treffico pesante attraverso il valico del Brennero. A opporsi sono anche le Camere di commercio, industria e artigianato di Trento e di Bolzano, come si evince da comunicato diffuso poco fa dal'ente camerale provinciale, che riportiamo qui sotto.
Per parte sua, l’assessore provinciale trentino ai trasporti, Mauro Gilmozzi, presente al vertice, ha dichiarato: «Un tema complesso come il traffico richiede il dialogo tra le parti per poterE lavorare in modo strutturato e trovare un equilibrio fra le richieste e le limitazioni. L’iniziativa del Tirolo del divieto settoriale di transito è un primo impulso in questa direzione».
Il Tirolo accoglie osservazioni e prese di posizione fino al prossimo 21 settembre, prima di elaborare l’ordinanza definitiva. Secondo il programma tirolese, in una prima fase da luglio 2016 il divieto di transito sulla A12, l’autostrada della Inntal, riguarderà i settori rifiuti, materiali pietrosi e terrosi, materiale di scavo, tronchi, sughero, automezzi. Da ottobre 2016 sarà esteso a minerali ferrosi e non, acciaio (eccetto armature e costruzioni), marmo, travertino, piastrelle di ceramica.
Sia gli assessori che gli interlocutori dell’economia auspicano peraltro decisioni possibilmente rapide a livello Ue in tema di trasferimento del traffico merci sulla rotaia, soprattutto in previsione del tunnel di base del Brennero. Da parte sua l’economia chiede tra l’altro un’armonizzazione delle stazioni di misura dell’aria da Kufstein ad Avio per poter disporre di valori di soglia comparabili, un sostegno finanziario per gli autotrasportatori che convertono il parco mezzi a veicoli meno inquinanti e un miglioramento dell’autostrada viaggiante, la cosiddetta RoLa.
Ecco il comunicato delle Camere di comemrcio: «Questa mattina nel corso di un incontro tenutosi presso l’Eurac di Bolzano - si legge nella nota diffusa dall'ente di Trento - la vicepresidente del Tirolo e Assessora alla mobilità, Ingrid Felipe ha aggiornato i suoi colleghi di Bolzano e Trento, rispettivamente Florian Mussner e Mauro Gilmozzi, e i vertici delle Camere dell’economia e di commercio dell’Euregio sulla prevista reintroduzione del divieto di transito settoriale per gli autotrasportatori in Tirolo.
Dopo l’introduzione nell’autunno 2014 del limite di velocità di 100 chilometri orari per le autovetture, infatti, per la primavera 2016 è previsto il ripristino del divieto settoriale di transito, una misura che rientra nel pacchetto di provvedimenti per la tutela dell’aria, approvato dalla Giunta regionale del Tirolo e che punta a contrastare il superamento dei limiti di immissione di inquinanti. Nello specifico, la disposizione consiste nel divieto di transito su autostrada per i trasporti di determinate categorie merceologiche, in considerazione del loro basso grado di deperibilità e della loro compatibilità con tempi di percorrenza più lunghi e quindi adatti al trasporto su rotaia (es. rifiuti, rottami, legnami).
Scopo dell’incontro di oggi è stato scambiare informazioni sul divieto settoriale di transito e sottoporre proposte e richieste dell’economia dell’Euregio alla Giunta regionale del Tirolo.
I presidenti della Camera dell’economia del Tirolo, Jürgen Bodenseer, della Camera di commercio di Bolzano, Michl Ebner e il vicepresidente della Camera di commercio di Trento, Luca Rigotti hanno evidenziato i gravi oneri e gli elevati costi di trasporto che il divieto settoriale di transito comporterà per le imprese.
"Si tratta di una disposizione restrittiva – hanno sottolineato di comune accordo – che rappresenta una grave limitazione dei diritti fondamentali dell’UE sulla libera circolazione della merce. Esistono altre misure più opportune per migliorare la qualità dell’aria, come ad esempio l’introduzione di un limite dinamico di velocità e la trasformazione del parco macchine”.
Con l’introduzione del divieto, i prodotti a basso valore aggiunto non saranno più competitivi, provocando così uno stato di concorrenza sleale. Nelle province di Trento e Bolzano, inoltre, l’offerta alternativa su rotaia è insufficiente: l’Alto Adige non dispone di un interporto e quello di Trento necessita di essere valorizzato.
Un aspetto importante è anche il trattamento paritario degli autotrasportatori all’interno dell’Euregio. Le leggi provinciali e i provvedimenti sul divieto settoriale di transito devono contenere per tutte e tre le province e le regioni le stesse normative ed eccezioni.
È inoltre indispensabile armonizzare le stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria sul tratto autostradale da Kufstein ad Avio, per ottenere dati confrontabili, e creare un modello complessivo di qualità dell’aria con un piano uniforme di misure».