Dopo Wall Street Ferrari prepara sbarco Piazza Affari
La Ferrari scalda i motori anche a Piazza Affari dopo il debutto al New York Stock Exchange dello scorso ottobre. La casa di Maranello ha depositato domanda per la quotazione sul mercato telematico azionario «in connessione con la prevista separazione» da Fiat Chrysler Automobiles.
L’assemblea straordinaria degli azionisti di Fca che dovrà deliberare sullo scorporo della Rossa è convocata la prossima settimana, il 3 dicembre, ad Amsterdam. Ferrari Nv è la holding olandese creata appositamente per la quotazione. Il collocamento a Wall Street è avvenuto attraverso la cessione del 10% del capitale da parte di Fca per un valore di 1 miliardo di dollari. Il gruppo italoamericano per ora ha conservato in portafoglio l’80%. L’offerta pubblica iniziale di Ferrari a New York è avvenuta al prezzo di 52 dollari per azione ma il titolo, che il primo giorno era schizzato a 60 euro, ha perso quota nelle ultime sedute e oggi a circa 47 dollari. Le azioni ordinarie di Ferrari saranno quindi quotate sia sul mercato telematico di Piazza Affari sia sul New York Stock Exchange.
Le azioni ancora in mano a Fca verranno distribuite agli attuali soci Fca in ragione di un titolo Ferrari ogni dieci Fca e anche ai detentori delle obbligazioni convertibili Fca. L’intera operazione con la separazione da Fca e la quotazione a Milano è prevista all’inizio del 2016. La casa di Maranello passerà sotto il controllo di Exor, la holding della famiglia Agnelli, con una quota del 24% che, grazie al meccanismo del voto multiplo olandese, peserà molto di più e faciliterà il controllo insieme a Piero Ferrari (il figlio del fondatore conserverà il suo 10%). La quotazione del Cavallino a Wall Street ha portato nelle casse della società un ricavato lordo dall’offerta pubblica iniziale pari a 982,4 milioni di dollari.