Dal Credito cooperativo trentino 27 milioni alle Casse Rurali in difficoltà
Dopo il sostegno obbligatorio ai quattro istituti inseriti nel decreto "salva-banche" (Banca Marche, Popolare dell'Etruria e Lazio, CariChieti e Cassa di Risparmio di Ferrara), l'assemblea delle Casse Rurali trentine ha approvato oggi all'unanimità un pacchetto di iniziative di solidarietà a sostegno del sistema di credito cooperativo.
Previsto un intervento per aumentare il patrimonio della Rurale di Folgaria, ora Rurale degli Altipiani, con una cifra che si aggira tra i 3,7 e i 4 milioni di euro, così suddivisi: tra 1,7 e 2 milioni dal Fondo Comune delle Casse Rurali (attraverso la rinuncia del prestito subordinato a suo tempo emesso dalla Rurale) e 2 milioni di euro di prestito irredimibile da parte di Promocoop. Si tratta - sottolinea una nota - di una "soluzione ponte" in vista della conversione in azioni di finanziamento.
Altri interventi di rafforzamento patrimoniale di sistema riguardano due Casse Rurali, per le quali l'assemblea ha deliberato un sostegno complessivo di 21 milioni di euro da realizzare attraverso il Fondo Comune delle Casse Rurali trentine. In dettaglio sono la Cassa Rurale Valli di Primiero e Vanoi (8 milioni di euro di acquisto obbligazioni subordinate per incremento di patrimonio), e la Cassa Rurale di Rovereto (13 milioni in totale tra 5 di prestito irredimibile e 8 di acquisto obbligazioni subordinate).
«Il credito cooperativo nazionale e locale ha sempre trovato al proprio interno le risorse per intervenire nelle situazioni di difficoltà, tanto che mai un socio o cliente di una Bcc o Cassa Rurale ha mai perso un euro dei propri risparmi» afferma il presidente della Federazione della cooperazione trentina, Giorgio Fracalossi.