Mutui casa, i tassi scendono al nuovo minimo storico
Il costo del denaro che continua a scendere fa ben sperare il mercato immobiliare che già da tempo punta sul 2016 come l’anno della ripresa. Non solo per i volumi già tornati da tempo a registrare il segno più, ma anche per i prezzi che hanno da poco smesso di scendere dopo oltre tre anni, per salire solo, nella seconda metà del 2015, dello 0,2%.
Secondo il rapporto mensile Abi a febbraio il tasso, che sintetizza l’andamento dei tassi fissi e variabili, è risultato pari al 2,40% toccando un nuovo minimo storico dal 2,49% di gennaio e più di un punto in meno dal 3,49% di febbraio 2014.
I tassi bassi hanno spinto le surroghe che in Italia sono a costo zero. Sul totale delle nuove erogazioni di mutui quasi i due terzi sono mutui a tasso fisso: nell’ultimo mese la quota del flusso di finanziamenti a tasso fisso è risultata pari al 63,66% (66,1% il mese precedente; era 60,9% a dicembre 2015). Tutti elementi questi che dovrebbero incrementare la voglia di comprare, più di quanto giù fatto nel 2015. Lo scorso anno infatti i mutui concessi sono aumentati del 19,5% arrivando a 193 mila per un capitale erogato di 23 miliardi di euro, anch’esso in crescita del 19,4%. Ed a gennaio, secondo gli ultimi dati dell’Abi, la dinamica tendenziale del totale prestiti alle famiglie è cresciuta dello 0,8% per il secondo mese consecutivo.
I riflessi cominciano a vedersi sul mercato della casa. Secondo gli ultimi dati di Casa.it a febbraio 2016, rispetto allo scorso anno, la domanda di abitazioni è cresciuta dell’8,5% mentre sul fronte dei prezzi a livello nazionale, si rileva ancora una contrazione dell’1,4% ma con le prime inversioni di tendenza: a Firenze (+0,8%) e a Roma (+0,6%); un trend positivo che secondo Casa.it dovrebbe proseguire nel 2016 e coinvolgere anche le città medie. Proprio oggi l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato i dati Omi sulle quotazioni del secondo semestre 2015.
Sul sito del Demanio intanto è anche on line l’applicativo grazie al quale Comuni, Province, Regioni e Città Metropolitane possono richiedere beni di proprietà dello Stato, su tutto il territorio nazionale a titolo gratuito entro il 31 dicembre di quest’anno visto lo slittamento dei termini di un anno previsto dall’ultimo Milleproroghe.