A Trento Nord Eurobrico raddoppia In cantiere un punto vendita da 7mila metri
I consumi ripartono e il fai da te vola. Nel 2015 Eurobrico, la catena di negozi del gruppo Paterno, ha raggiunto gli 87 milioni di euro di fatturato, con un incremento del 3,6% rispetto all’anno precedente. Ma nei primi sei mesi di quest’anno la crescita è accelerata e a giugno l’aumento delle vendite rispetto a un anno fa è di quasi l’8%. Anche per questo il gruppo guidato da Domiziano Paterno ha in programma ulteriori aperture di negozi, non solo nell’ormai presidiato Nord Est ma anche in Lombardia. E mette in cantiere il rinnovo dei punti vendita trentini, a partire da Trento nord dove il progetto è raddoppiare a 7.000 metri quadri.
«Il 20 marzo abbiamo inaugurato il trentesimo punto vendita a Conegliano - spiega Paterno - Nel prossimo triennio abbiamo in programma nuove aperture nel Nord Est, come in autunno a Verona, e l’espansione nel Nord Ovest, un bacino importante in cui finora non siamo presenti. Partiremo dall’area tra Brescia, Bergamo e Milano». Ma soprattutto, sottolinea Paterno, «occorre ristrutturare e riposizionare diversi dei nostri punti vendita come i dieci trentini, che sono stati i primi ad essere aperti vent’anni fa e in alcuni casi sono datati».
A partire dal negozio di Trento nord da 3.000 metri quadri. «Per noi è troppo piccolo - afferma Paterno - Abbiamo 60 mila articoli e continuano ad aumentare. Per esempio, per le lampadine ormai servono 17-18 metri per avere tutte le diverse tipologie. Nel capoluogo serve una piastra importante da 7.000-8.000 metri quadri come abbiamo fatto a Padova e a Conselve».
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Il format del negozio cambierà, con un drive esterno coperto dove verrà collocato il materiale più ingombrante, i prodotti per l’edilizia, per il giardinaggio, e i clienti potranno entrarvi con l’auto o il furgoncino per caricare i propri acquisti.
Paterno non svela la localizzazione esatta. «Ci sono due-tre opportunità che stiamo valutando a Trento nord, su via Brennero, previste dal nuovo piano commerciale del Comune. Ci sono carte burocratiche da fare». Quanto sarà l’investimento complessivo? «Considerando l’area, il capannone, l’allestimento almeno 10-12 milioni di euro. Un negozio di queste dimensioni occupa 40 persone». Eurobrico conta complessivamente 500 dipendenti.
I tempi non saranno brevissimi, del resto l’ipotesi è già in campo da qualche anno. Ma neanche troppo lunghi, perché nell’arco del programma triennale 2017-2019 Paterno punta a rinnovare anche altri negozi trentini. «Valutiamo lo spostamento dal Millennium a Rovereto - precisa - e se troviamo opportunità anche nelle valli. È il momento di mettere mano alla rete».
Il bilancio 2015 di Eurobrico si chiude con un fatturato che sale da 83,9 a 87 milioni, con un aumento del 3,6%. «C’è una ripresa di vivacità nel settore della grande distribuzione - dice Paterno - Dagli ultimi mesi dell’anno scorso si nota un cambio di rotta. Ad oggi la crescita delle vendite anno su anno è del 7,6%, quindi sta accelerando. Molti beni che vendiamo sono ormai quasi di prima necessità. Dopo qualche anno di crisi dei consumi, il fai da te torna a espandersi».
I conti vedono un utile netto vicino ai 4 milioni, analogo a quello del 2014. I margini quindi sono tornati, dopo gli anni di magra (fino al 2013), e così le risorse per gli investimenti. Che, come si diceva, saranno ingenti. Il nuovo format, negozio da 7.000 metri e drive esterno, aprirà a Bassano del Grappa a metà dell’anno prossimo. Poi toccherà a Trento.