Federcoop, è Mauro Fezzi il candidato unitario
Il tavolo di confronto tra cda della Federazione e «volontari», i sostenitori di Geremia Gios, è arrivato all’accordo sul candidato alla presidenza della Cooperazione, successore di Giorgio Fracalossi, per l’assemblea del 14 ottobre. Come anticipato dall’Adige, il candidato è Mauro Fezzi, classe 1953, laurea in Scienze agrarie, attualmente presidente della Federazione Allevatori, in passato dirigente della Provincia e direttore della Fondazione Mach.
La sua designazione non è stata unanime, in particolare tra i «giossiani», nonostante il via libera dello stesso Gios. Ma secondo i due grandi mediatori, Cesare Cattani e Renato Dalpalù, ha il profilo giusto per il «nuovo corso» della Federazione, chiamata a ristrutturarsi e a «uscire dalle secche» in cui era finita.
«La candidatura di Fezzi è un contributo da offrire al movimento per rilanciare la cooperazione - afferma la presidente vicaria Marina Castaldo, ieri assente perché ancora convalescente - Saprà rappresentare tutti in modo autorevole».
L’accordo su Fezzi completa l’intesa sul documento programmatico raggiunta venerdì. Il documento, reso noto ieri, contiene i temi chiave del rinnovamento della Cooperazione trentina: il ruolo della Federazione di fronte al cambio di scenario, a partire dalla riforma del credito cooperativo, la governance, con la possibile differenziazione tra gestione dell’azienda Federcoop e consiglio rappresentativo del movimento, la revisione delle società di scopo, le regole, dal voto assembleare a trasparenza e limiti ai mandati.
Per la traduzione delle linee programmatiche in modifiche statutarie, si propone all’assemblea del 14 ottobre di eleggere sei persone in un Comitato per la revisione dello statuto che comprenderà anche componenti del cda. Gli incarichi del consiglio indicati dal presidente, cioè i quattro vicepresidenti e il comitato esecutivo, saranno rimessi «per cortesia istituzionale» nelle mani del neo eletto.
Ma il passaggio potrebbe non essere puramente formale. Attualmente i vice sono Castaldo, Paola Dal Sasso, Elio Pisoni e Luca Rigotti. Nell’esecutivo ci sono anche Dalpalù, Serenella Cipriani, Mauro Coser, Enzo Zampiccoli.
Ma Fezzi non sarà il candidato del consiglio. La sua candidatura sarà presentata, a norma di statuto, da almeno 15 cooperative con almeno 40 voti in assemblea.
«La candidatura unitaria è un ulteriore passo verso un nuovo corso della Cooperazione - afferma Cattani nella conferenza stampa di ieri pomeriggio in cui è stato presentato l’accordo - Abbiamo condiviso un testo sul futuro della Federazione. Rispetto alle due visioni presenti nelle ultime assemblee, abbiamo dato spazio al confronto e all’inclusione».
«Il contesto non è positivo, abbiamo davanti la sfida della riforma del credito cooperativo - sostiene dal canto suo Dalpalù - Abbiamo trovato la sintesi per evitare il consolidarsi delle divisioni. La Federazione ha bisogno di una vera e propria ristrutturazione. Dobbiamo ragionare sugli organi di governo e sul superamento della divisione rigida in settori. Il documento è aperto ai contributi di tutte le cooperative. La vera sfida comincia ora».