Benzina, attenti ai prezzi In A22 il pieno più caro
Tempo di gite, di partire per le vacanze, di viaggi. Tempo di riempire i serbatoi di benzina per garantirsi almeno qualche ora di autonomia senza dover pensare a fare rifornimento di carburante.
L’accorgimento diventa un must se si punta poi al risparmio considerato che fare il pieno in autostrada costa decisamente di più. Se in città per la Super Senza Piombo al Self service il prezzo medio oscilla tra 1 euro e 48 centesimi e 1 euro e 51, lungo l’A22, sempre per chi si serve da solo, si arriva addirittura a più di 1,9.
Record alla Plose Ovest dove, alla rilevazione del 9 giugno, il prezzo era di 1,904 euro. Basta fare un breve calcolo per capire che fare il pieno in autostrada può davvero costare qualche decina di euro in più. Per 50 litri, ad esempio, la spesa sarebbe 72,95 euro se il rifornimento venisse effettuato nel distributore self più economico della città, mentre alla Plose Ovest l’automobilista dovrebbe sborsare 95,2 euro. Andrebbe un po’ meglio se l’automobilista si fermasse alla Paganella Ovest dove per 50 litri di Super Senza Piombo la spesa sarebbe di 82,35 euro.
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Ovviamente i prezzi volano e arrivano a superare i 2 euro nel caso l’automobilista, spesso il turista o l’anziano, decidesse di farsi servire. In quel caso il rifornimento di 50 litri costerebbe, utilizzando i distributori della compagnia Ies, 105,8 euro, quindi dieci euro in più del prezzo che viene richiesto nella stazione di rifornimento più cara della A22. Il tutto per pochi minuti di servizio. Ad incidere sui prezzi del carburante sono le tasse e accise. Per ogni litro di benzina l’Iva è di 273 millesimi, mentre le accisa si calcolano in 737 millesimi, per un totale di 1,010 di introito per lo Stato.
Ovviamente questo vale sia per i distributori di città che quelli in Autostrada. In più. però, le compagnie petrolifere che ottengono l’assegnazione delle aree di servizio devono pagare ad Autostrade per l’italia delle royalties che valgono il 4% del prezzo al litro.
E il «caro benzina» non riguarda solo l’A22. Altroconsumo ha approfondito, nell’anno 2016, i costi della benzina nelle autostrade vicine alle grandi città: Milano 9% in più, Bologna il 6%, Firenze l’11%, Roma il 7% e Napoli 12%. I gestori e le società autostradali indicano le royalties come responsabili dei costi. I costi alti della benzina lungo l’A22 sono però particolarmente evidenti ai turisti sia quelli in entrata che in uscita. In Austria, ad esempio, i prezzo della benzina il 12 giugno era in media di 1,16 euro al litro.
Se sulla benzina fermarsi in un autogrill o in un altro può davvero fare la differenza per il portafoglio, le differenze sono invece minime per quanto riguarda i prodotti più comunemente consumati al bar. Il prezzo del caffè oscilla da un minimo di 1 euro fino ad 1.20; per il cappuccino la spesa massima è di 1,60, per la brioches si va da un minimo di 1 euro e 10 a Campogalliano Nord fino a 1.30.