Le Funivie Folgarida restano in mani trentine per 30,8 milioni
Le Funivie Folgarida-Marilleva restano in mani trentine. Con un’offerta da 30,8 milioni di euro, le Funivie Campiglio (nella foto, Sergio Collini) si sono aggiudicate gli asset finiti all’asta. Nessuna traccia di rilanci da parte delle cordate concorrenti, né quella francese, che non si è nemmeno presentata, né dalla società finanziaria di recupero crediti che solo poche settimane fa aveva sorpreso un po’ tutti con un’offerta al rialzo di poco inferiore ai 28 milioni di euro.
L’ultimo atto della complessa vicenda si è svolto questa mattina presso lo studio del notaio Dondi, dopo che ieri a mezzogiorno era scaduto il termine per la presentazione delle offerte migliorative rispetto a quella da quasi 28 milioni di euro che ha vinto la prima asta del 25 luglio.
«I trentini hanno fatto squadra», ha commentato il governatore Ugo Rossi.
Con l’aggiudicazione definitiva di oggi, per affrontare la quale le Funivie Campiglie erano affinacate, oltre che da una serie di partner finanzieri, anche da Trentino Sviluppo (con 20 milioni), e le procedure di pagamento dei debiti e trasferimento delle azioni partirà il riassetto delle società coinvolte. I liquidatori di Valli di Sole Peio e Rabbi, Luca Mandrioli e Fausto Maroncelli, si dimetteranno per lasciare il passo alla nuova proprietà, che probabilmente liquiderà i soci di minoranza. Per quanto riguarda Funivie Folgarida, il cda presieduto da Aldo Albasini è in scadenza nella prossima assemblea di ottobre.