Grappa, grandi attese sul 2018 con un +20% e qualità al top
Ad un mese circa dall’accensione degli alambicchi, l’Istituto tutela grappa del Trentino annuncia le previsioni sull’annata 2018: cresce la produzione, le stime dicono + 20%, e ci sono grandi aspettative per la qualità della distillazione in corso.
«Naturalmente è presto per tirare una somma complessiva, ma da un sondaggio sulle nostre distillerie possiamo senz’altro dire che siamo di fronte a un’annata positiva sia dal punto di vista della qualità che della quantità, che naturalmente è legata alla produzione di uva e quindi di vinacce. In questo momento siamo ancora in piena distillazione, il nostro disciplinare rispetto agli altri in Italia prevede la chiusura degli alambicchi entro il 31 dicembre, ma per novembre le vinacce trentine saranno senz’altro già distillate», spiega il presidente dell’Istituto, Mirko Scarabello.
L’annata è ritenuta particolarmente favorevole per le uve a bacca rossa, visto l’andamento climatico e il buon grado di maturazione raggiunto, ma anche nelle valli dove si vendemmiano in prevalenza vitigni a bacca bianca le rese sono buone e la qualità della vinaccia notevole, si legge in una nota dell’Istituto di tutela, che conta 25 soci, 22 sono distillatori, e rappresentano la quasi totalità della produzione trentina e ha il compito di valorizzare la produzione tipica della Grappa ottenuta esclusivamente da vinacce prodotte in Trentino e di qualificarla con un apposito marchio d’origine, cioè il tridente con la scritta ‘Trentino Grappà.
Ogni anno vengono prodotti in Trentino circa 7.500 ettanidri di grappa (il 10% del totale nazionale in bottiglie da 70 centilitri), vale a dire circa 2,7 milioni di bottiglie equivalenti, distillando 150.000 quintali di vinaccia. Le tipologie principali di grappa prodotta sono quella da uve bianche e aromatiche (60% del totale) e quella da uve a bacca rossa.