I 5 Stelle trentini stanno con Facchin: «Opere fantasma»
Se Facchin accusa il ministro dei 5 Stelle Toninelli, i grillini trentini stanno invece con l’ingegnere dimissionario, ma dicono di essere nella sua stessa situazione. «Apprendiamo sinceramente dispiaciuti della scelta del Commissario del corridoio del Brennero di rimettere l’incarico. Non abbiamo mai messo in dubbio le capacità e l’impegno dell’ing. Facchin» affermano i consiglieri provinciali del Movimento 5 Stelle del Trentino, Filippo Degasperi e Alex Marini.
«Come da noi ampiamente preventivato (nonostante le certezze sempre manifestate dal Commissario) il progetto dell’Alta velocità ferroviaria lungo la valle dell’Isarco e del Brennero semplicemente non esiste così come, nei fatti, non esistono altro che fantasie relative all’interramento dei binari che attraversano la città di Trento», si legge in una nota. «Senza alcuna pregiudiziale negli anni abbiamo posto una serie di interrogativi a cui nessuno (in particolare chi ha sbandierato per anni l’opera come strumento di distrazione di massa) si è degnato di rispondere. Nessuno - prosegue la nota - ha risposto alle nostre sollecitazioni come, evidentemente, nessuno ha risposto a quelle del Commissario, semplicemente perchè le risposte non esistono. Per citare un esempio recente, l’1 agosto 2018 abbiamo richiesto copia dei verbali delle sedute del mitico Osservatorio sul Tunnel istituito in pompa magna e con squilli di tromba con legge provinciale nel 2014».
«Sono trascorsi 5 mesi - aggiungono i consiglieri M5s - e ci troviamo nella stessa condizione dell’ing. Facchin, con l’aggravante che nel nostro caso ci troviamo di fronte ad una palese violazione della legge che garantisce la trasparenza e il diritto di accesso alle informazioni. Nel frattempo, la realizzazione delle banalissime barriere antirumore, promesse da 20 anni e già finanziate dalla Provincia, deve aver attraccato nel porto delle nebbie perchè i cittadini ne hanno perso le traccie. Portare a soluzione almeno questa vicenda potrebbe dare un senso alle dimissioni del Commissario ing. Facchin».
LE DIMISSIONI. Come si ricorda il commissario Facchin si è dimesso ieri accusando il goiverno di non avere idee sui lavori in programma, e in particolare il ministro Toninelli per non essersi nmai fatto vivo (salvo dichiarare pubblicamente che il tunnel del Brennero esiste già).
FUGATTI PREOCCUPATO. Così come il presidente della Provincia Fugatti si è detto preoccupato dalle dimissioni di Facchin.