Le Rurali si comprano la Carige: tecnici al lavoro, la stretta martedì per l'operazione da 900 milioni
Il Fondo Interbancario (Fitd) e Cassa Centrale Banca (Ccb, la holding capeggiata dalle Casse Rurali del Trentino) continuano a lavorare a testa bassa alla manovra da 900 milioni di euro necessaria a mettere in sicurezza la banca ligure Carige (Cassa di Risparmio di Genova), con l’obiettivo di approvarla all’inizio della prossima settimana.
A quanto si apprende martedì prossimo, oltre all’assemblea che convertirà il bond subordinato da 320 milioni, è convocato anche il consiglio di gestione dello Schema Volontario del Fitd per valutare gli eventuali termini del piano di salvataggio, i cui tasselli sono ancora oggetto di discussione e che richiederanno un contributo ulteriore sia da parte dello Schema Volontario che del Fitd.
In ambito bancario trapela comunque un crescente ottimismo per la soluzione «trentina», con la holding delle Bcc candidata a partner industriale di Carige con una quota iniziale del 10% destinata, secondo indiscrezioni, a crescere nel tempo fino alla maggioranza del capitale, previa autorizzazione della Bce. In caso di intesa Ccb potrebbe tenere un cda nei primi giorni della prossima settimana.
Inoltre si riunirà mercoledì 24 luglio il Cda di Cassa Centrale Banca (Ccb), la holding trentina delle Bcc candidata ad essere il partner industriale di Carige nel piano di salvataggio a cui sta lavorando il Fitd, il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi presieduto da Salvatore Maccarone. Il Cda, a quanto si apprende, dovrebbe servire ad esaminare l’intervento di Ccb, candidata a rilevare il 10% di Carige nell’ambito di una manovra finanziaria da 900 milioni di euro necessaria a mettere in sicurezza l’istituto ligure commissariato dalla Bce e a ripulirlo radicalmente dai crediti deteriorati. Fitd, Ccb e commissari di Carige sono al lavoro per definire i dettagli del piano, su cui si respira un crescente ottimismo in ambienti bancari. L’obiettivo è formalizzarlo all’inizio della prossima settimana per poi presentarlo alla Bce.