Dai costi lievitati ai ritardi Vacanze rovinate, 200 segnalazioni
Ben 200 segnalazioni di vacanze rovinate. Tanti i casi arrivati al Centro consumatori e utenti di Trento (Crtcu) spiega Francesco Marcazzan, che segue le controversie turistiche nel Crtcu. Ma il Centro consumatori mette in allerta i turisti da una serie di situazioni che quest’anno hanno avuto un picco nelle segnalazioni.
A partire da quelle relative ai sovracosti per correggere gli errori di battitura nella prenotazione dei biglietti aerei on line. «Ci sono compagnie - afferma Marcazzan - che hanno alzato il prezzo del biglietto da 50 euro, valore della tariffa per il posto prenotato, ai 600, ad esempio, della cifra richiesta nel momento in cui si è domandata da parte del viaggiatore la correzione dell’errore di battitura sul nome del titolare del biglietto. Un sovracosto che non è corretto chiedere, perché non è che la compagnia aggiunge o cancella un posto a sedere nell’aereo». Il sovracosto viene però pagato perché previsto nelle condizioni di contratto che regolano l’acquisto dei biglietti on line.
Il consiglio da dare a chi prenota è di vedere prima le condizioni di contratto e evitare di sbagliare nel digitare il nome del titolare del biglietto. Ci sono poi compagnie aeree che applicano il sovracosto e altre che non lo applicano.
Ci sono poi stati casi di ritardi che hanno previsto il risarcimento del viaggio, «ottenuto con il nostro intervento perché in molti casi le compagnie altrimenti non rispondono». Altri casi quest’anno hanno riguardato il fatto che appartamenti o stanze di alberghi che erano pubblicizzati sui portali con determinate caratteristiche (curati, puliti o in posizioni gradevoli) al momento dell’arrivo si sono rivelati sporchi o con difetti (il sistema elettrico che non funzionava) che hanno rovinato la vacanza di chi ha prenotato. «In questi casi - sottolinea Marcazzan - occorre fare una immediata segnalazione dei difetti a chi gestisce o è proprietario della struttura, meglio per iscritto con una email, per comunicare i difetti e farseli subito sistemare, nel caso in cui si intende rimanere nell’appartamento o nella stanza prenotata. E poi chiedere una riduzione del prezzo pagato che di solito si aggira un calo del 20% della tariffa versata».
Se invece «si ritiene che la struttura ricettiva non sia assolutamente all’altezza di quanto richiesto, e si decide di cambiare posto, occorre avere una documentazione fotografica che descriva bene la situazione non appropriata della stanza o dell’appartamento e fare poi richiesta di risarcimento di quanto pagato e eventualmente anche dei danni morali». Nel caso di negato rimborso si cerca una soluzione che accontenti il consumatore, continuano al Crtcu.
C’è poi una questione legata alla mancata conoscenza delle regole da parte dei consumatori: «Ci sono consumatori che prenotano e poi non godono della vacanza, magari per un problema improvviso, e perdono caparra e pagamento della vacanza. Per evitare tale problema occorre fare una assicurazione se si ha dubbi di poter andare in vacanza nel momento in cui la si prenota. Ma anche qui è meglio farsi consigliare perché l’assicurazione, da condizioni, non rimborsa in tutti i casi. Attenzione a questo tipo di problematiche, occorre capire se fanno al caso nostro o meno. Se c’è scritto protezione totale contro l’annullamento, va capito realmente cosa assicura. In questo diamo una mano perché è meglio venire qui con le condizioni assicurative e vedere cosa coprono per capire qual è il prodotto migliore per non avere problemi. Altrimenti si paga una assicurazione e non si viene rimborsati». Attenzione alle agenzie on line mai sentite e con prezzi bassissimi: «Spesso va controllato se risponde un numero di telefono, perché quando ci sono problemi in tanti casi non ci sono più».